Febbraio sarà il mese della campagna vaccinale per tutto il personale scolastico, insegnanti inclusi. La somministrazione dei vaccini sarà comunque su base volontaria, lasciando agli interessati la possibilità di aderire o meno. Vediamo come si svolgerà.
Le regioni interessate dai vaccini fino ad oggi
Le indicazioni stanno cominciando a circolare e vengono, poco alla volta, comunicate dalle varie regioni.
Al momento le prime delucidazioni più dettagliate sono state fornite in queste prime settimane di febbraio dalla Toscana, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Puglia, con qualche prima informazione anche da parte della Calabria, Campania e Sicilia. E, negli ultimi giorni si è accodata anche la Lombardia, nella quale la somministrazione è però prevista a fine mese.
A tutti gli interessati è consigliato visionare il sito della regione d’interesse per saperne di più.
Modalità di adesione
Le modalità di adesione vengono messe a punto da ciascuna regione e vanno sempre visionate sul sito ufficiale regionale.
La procedura che però verrà adottata probabilmente a livello nazionale consisterà nell’adesione online del personale scolastico, registrandosi su un apposito portale regionale, in cui occorrerà immettere tutti i propri dati e la qualifica professionale ricoperta.
Tramite poi sms o email si verrà avvisati riguardo il giorno e l’ora in cui ci si dovrà recare ad effettuare il vaccino. Al giorno della vaccinazione va mostrato il contratto di lavoro (come insegnante o come personale Ata).
Comunicazioni alla scuola di servizio
Molti docenti si chiedono se l’adesione al vaccino va resa nota alla scuola in cui si sta lavorando.
Al riguardo non si sa nulla con certezza e non dovrebbe essere comunque necessario, a meno che non sia l’istituzione scolastica a richiederlo espressamente.
In ogni caso l’eventuale mancata adesione non comporterà nessuna ripercussione lavorativa restando una scelta nella piena libertà personale.
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