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Vaccini Covid, quanti sono e che efficacia hanno

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promozione certificazioni linguistiche ed informaticheFacciamo il punto sulla questione vaccini contro il Covid, evidenziando caratteristiche dei diversi prodotti.

Vaccini Pfizer e Moderna

Iniziamo da questi due vaccini perché sono stati anche i primi ad essere approvati dalle agenzie del farmaco e quindi anche i primi ad essere inoculati. Sia il vaccino Pfizer che quello Moderna sono molto efficaci – si parla di percentuali vicino al 95%.

Ciò significa che quasi tutte le persone vaccinate saranno protette e non si ammaleranno. Entrambi raggiungono il massimo dell’efficacia con la somministrazione di due dosi, a distanza di 21 giorni (Pfizer) o 28 (Moderna).

Vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson

Sono due vaccini con un’efficacia minore rispetto ai due citati prima – si parla del 60% per AstraZeneca e del 66% per Johnson&Johnson ( una percentuale che risulta da valori del 72% in Usa e 54% in Sudafrica – in questo caso si tratta della risposta alla nuova variante).

Il primo dei due vaccini ha ottenuto il via libera dall’agenzia del farmaco europea e verrà riservato agli under55 sia per la sua minore efficacia, sia perché non ci sono abbastanza dati sugli effetti alla popolazione over55, mentre per il secondo si spera che il via libera avvenga entro breve. AstraZeneca richiede due somministrazioni a distanza di 28 giorni, mentre Johnson&Johnson è efficace con una sola dose – e quindi potrebbe dare un’accelerata alla campagna vaccinale.università telematica

Sputnik

Ci sono diversi altri vaccini che potrebbero arrivare nei prossimi mesi. E poi ci sono i vaccini provenienti dalla Cina e dalla Russia. Recentemente è stato pubblicato su Lancet uno studio sull’efficacia di Sputnik che mostra risultati ottimi, vicini a quelli dei primi due vaccini di cui abbiamo scritto (efficacia intorno al 92%). Impossibile fare previsioni su quando potrebbe essere utilizzato nell’Unione Europea.

Effetti collaterali e immunità di gregge

Si possono registrare effetti collaterali come “dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre” che scompaiono nel giro di qualche giorno – la citazione è di uno dei bugiardini dei vaccini approvati.

L’obiettivo è quello di bloccare la circolazione del virus, che si stima possa avvenire con una vaccinazione di almeno il 70% della popolazione.

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