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I nuovi colori delle Regioni: quali scuole riaprono oggi?

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I nuovi colori delle Regioni: quali scuole riaprono oggi?

Da oggi, lunedì 8 febbraio, cambia nuovamente la mappa italiana delle fasce di rischio con le relative misure anti-contagio dopo le ultime valutazioni del CTS.
Questo il nuovo quadro complessivo:
17 regioni in giallo: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino, Valle d’Aosta, Veneto.
4 regioni in arancione: Alto Adige, Puglia, Sicilia, Umbria.
Nessuna regione è in zona rossa, né in zona bianca.

Oggi però oltre all’aggiornamento del colore delle regioni è anche il giorno del rientro a scuola per circa 240mila studenti delle scuole superiori della Sicilia dopo tre mesi di Dad. La Regione aveva infatti posticipato ancora di una settimana il rientro rispetto ad altre Regioni.

Se da una parte la Sicilia elimina la Dad, dall’altra la reinseriscono l’Abruzzo, l’Alto Adige e buona parte dell’Umbra.
Bolzano
da oggi entra in lockdown duro per 3 settimane. Perugia e sei comuni di Terni sospendono tutti i servizi socioeducativi per la prima infanzia fino a 36 mesi di età pubblici e privati e i servizi educativi delle scuole dell’infanzia. Per le altre scuole modalità a distanza.

A preoccupare gli esperti in questo momento è la variante inglese, dopo i casi che si sono registrati nelle ultime ore a Pescara, con il sindaco Carlo Masci che ha chiuso le scuole fino al 16 febbraio a causa di un aumento repentino dei contagi proprio di questa variante inglese.

Situazione incerta in Campania, che oggi riapre le scuole, ma che presto potrebbe richiuderle. Per domani è stata fissata una riunione della task force dell’Unità di Crisi che si occupa della pandemia. Se si dovesse confermare il trend in risalita degli ultimi giorni, non è esclusa una nuova ordinanza di chiusura da parte di De Luca.

In Puglia e in Calabria si continua con la didattica a scelta, con le famiglie che possono richiedere la didattica digitale integrata e le scuole devono quindi garantire la stessa. La Uil Puglia annuncia un’azione forte contro la “non decisione” del presidente Michele Emiliano, mentre il presidente Spirlì ha fatto intendere che preferirebbe che si chiudessero le scuole per qualche settimana.

Segnali d’allarme in Toscana: anche se la regione resta gialla, la presenza delle varianti sudafricana e brasiliana ha indotto il presidente della Regione a dichiarare il comune di Chiusi (Siena) zona rossa dal 7 al 14 febbraio.

La Sardegna, dopo due settimane di zona arancione, tra proteste e polemiche per un ‘declassamento’ ritenuto eccessivo, diventa nuovamente gialla, con la possibilità per una serie di attività commerciali, in particolare bar e ristoranti, di riaprire.

Invita alla prudenza Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Bisogna prestare la massima attenzione. Noi restiamo dell’idea che occorra introdurre periodicamente la possibilità di effettuare in ogni scuola tamponi di tipo rapido: anche la scienza ci dice che è una procedura che proprio alle superiori porta a una diminuzione dei nuovi casi Covid19 del 50%. Realizzare lo screening in modo continuativo è la migliore prevenzione rispetto alla diffusione del contagio. Per tutto il personale scolastico bisogna poi fare in fretta con la vaccinazioni, facendo attenzione a somministrare quelle adeguate perché i docenti e i lavoratori della scuola sono particolarmente esposti, a partire dagli oltre 300mila over 55”.

 

 

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Fonte: https://www.agi.it/

 

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