Scoppia la polemica in Veneto dopo la decisione di non utilizzare più i banchi a rotelle in classe. Erano stati acquistati nei mesi scorsi dal Governo per facilitare il distanziamento fra gli studenti nelle aule, con la Azzolina che ha da sempre difeso questa spesa (si parla di 2.013.656 banchi singoli e 435.118 sedute innovative con rotelle sottostanti) perché importante per potenziare la sicurezza negli istituti: “Le ricerche ci dicono che nella scuola c’è stato solo il 2 per cento dei focolai, forse è anche merito dei nuovi banchi, oltre che delle altre misure, che hanno permesso il distanziamento” aveva dichiarato la ministra ad inizio anno.
Ma i partiti di opposizione e anche molti addetti ai lavori li hanno criticati: “Sarebbe stato più saggio investire i soldi spesi per i banchi a rotelle per potenziare i trasporti” la frase più gettonata, insieme a tante foto postate sui social di banchi a rotelle abbandonati nei magazzini.
Alle critiche dovute alla loro scarsa utilità e ai costi elevati che si potevano evitare, adesso si aggiunge anche un’altra dichiarazione che non va a favore della Azzolina: “I banchi a rotelle causano mal di schiena“. A dichiararlo è l’assessore regionale all’istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan.
Una scelta comunicata durante un incontro con i sindacati della scuola, in vista della ripresa della didattica in presenza al 50% anche per gli istituti superiori del Veneto.
“Le parole devono essere concrete e utili come lo devono essere i fatti – ha continuato la Donazzan – Bocciamo pertanto interventi assurdi e poco salutari, come lo sono stati i banchi con le rotelle che sono stati ritirati dai plessi scolastici in cui erano stati introdotti perché erano causa di mal di schiena”.
Ancora più dura nelle parole il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Oltre lo spreco per aver acquistato (in ritardo) i banchi a rotelle, ora arriva la beffa che gli stessi possano provocare mal di schiena e problemi posturali. Un altro fallimento del governo Conte e dell’alleanza Pd-M5s. Speriamo che a questo disastro venga messa la parola fine già nelle prossime ore e che si torni al voto: ridare la parola ai cittadini è la via maestra per affrontare le sfide che attendono l’Italia”.
A lamentare la scomodità dei banchi a rotelle, secondo Il Mattino sono stati studenti e insegnanti, facendo notare che tra l’altro il piano d’appoggio di 28 centimetri per 50 è troppo piccolo per potervi poggiare il quaderno e scrivere comodamente. Favorevoli o contrari ai banchi, fatto sta che se finiscono relegati ad un magazzino ci troviamo di fronte all’ennesimo spreco di soldi pubblici. Ricordiamo che ogni banco è costato tra i 150 e i 300 euro per un totale di 461 milioni di euro.
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