Scuole in Sicilia: da lunedì 1 rientro per tutti gli alunni delle medie, superiori tra una settimana.
Dopo giorni di malumore da parte di dirigenti scolastici, operatori della scuola, insegnanti e famiglia, finalmente in Sicilia si fa chiarezza riguardo la scuola: era infatti scoppiato qualche giorno fa il caos dell’ordinanza ancora assente della regione in merito all’apertura posticipata delle scuole superiori all’8 febbraio.
Dopo la firma del Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha ufficializzato il passaggio della Sicilia in zona arancione, poche ore fa è arrivata anche quella del presidente Nello Musumeci, che dà le indicazioni chiare sulle misure per le attività commerciali, la scuola e gli spostamenti.
Come previsto da lunedì 1 Febbraio rientrano in classe tutti gli alunni delle scuole medie (quindi non solo quelli delle classi prime, già in presenza, ma anche seconde e terze).
Dal prossimo lunedì (8 Febbraio) si riparte con le lezioni in presenza contingentate al 50% anche per le scuole superiori.
Musumeci ha però precisato che ci sarà un monitoraggio continuo dei contagi e tali misure potranno essere attuate solo se il contagio continuerà a calare.
L’auspicio del Governatore è quello che la Sicilia passi presto in zona gialla, ma ciò dipenderà unicamente “dalla condotta responsabile dei siciliani”.
Oltre che circolare liberamente nel proprio comune da Febbraio si potrà andare anche a trovare un parente o un amico entro i confini regionali, si potranno ospitare al massimo due persone a casa propria e chi vive in un paese con meno di 5mila abitanti potrà spostarsi in un raggio di 30 km (ma non andare in un capoluogo di provincia). Le eccezioni riguardano le esigenze di lavoro, di salute, di necessità o il ritorno a casa.
Potranno riaprire i negozi, anche nei centri commerciali (che però dovranno chiudere nei weekend). Resta invece la chiusura dei locali, che potranno fare solo asporto e domicilio. Restano chiusi musei, teatri, cinema, palestre e piscine, così come resta il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Riguardo la posticipazione del rientro in classe delle scuole superiori a giorno 8, l’Assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, afferma che «Il differimento trova giustificazione nel principio di cautela comportamentale adottato dal Governo Musumeci, che intende per rassicurare le famiglie e l’opinione pubblica. Questa soluzione è indice di come ogni scelta sia stata adottata con ponderazione per garantire la più adeguata protezione degli operatori scolastici e degli studenti con l’obiettivo di evitare, nella settimana dall’1 al 6 febbraio, la sovrapposizione tra la riammissione completa della secondaria di primo grado e quella parziale della secondaria di secondo grado e di assicurare che studenti di età superiore ai 14 anni e operatori scolastici continuino a sottoporsi ai test nei siti di screening sanitario. Inoltre – spiega ancora l’assessore – il differimento del ritorno a scuola per le superiori intende consentire agli istituti scolastici e ai servizi territoriali (inclusa l’applicazione dei Piani provinciali per il rafforzamento dei trasporti) di ottimizzare l’organizzazione, in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza e consente di monitorare ulteriormente, su scala regionale, l’andamento della curva epidemiologica a seguito della riammissione in presenza del 100% dell’utenza della scuola primaria e secondaria di primo grado, oltre che della scuola dell’infanzia».
Potrebbe interessarti anche: https://www.orizzontedocenti.it/2021/01/31/toto-ministri-chi-guidera-quello-dellistruzione/
I nostri corsi: https://www.orizzontedocenti.it/universita-telematica/
Fonte: https://gds.it/
