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Crisi di Governo: cosa potrebbe cambiare per la scuola

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Crisi di Governo: cosa potrebbe cambiare per la scuola.

Alle ore 12 di oggi Giuseppe Conte si è ufficialmente dimesso dal ruolo di Premier. Il Presidente Mattarella dopo un veloce colloquio ha accettato le dimissioni e come di rito gli ha concesso di rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Da domani pomeriggio al Quirinale  inizieranno le consultazioni.

Cosa può cambiare adesso per la scuola?
Le dimissioni di Conte potrebbero portare ad alcune importanti ripercussioni. Bisogna dire però che crisi di governo o meno tutta la gestione amministrativa sul funzionamento del sistema (gestione del personale, concorsi già avviati, nomine, iscrizioni) potrà andare avanti normalmente.
Quello che invece si bloccherà saranno gli atti a firma del ministro, come ad esempio i nuovi decreti ministeriali, fino a superamento della crisi.
Cadendo il Governo infatti, decadono anche i ministri, e quindi non essendoci più un Ministro dell’Istruzione incaricato bisognerà attendere l’insediamento del nuovo. Molti si chiedono se Lucia Azzolina verrà riconfermata o meno in un nuovo ipotetico governo, fatto sta che a prescindere da questo comunque dei giorni di “vuoto” del Ministero sono inevitabili.

Ciò che quindi si bloccherà, in attesa del nuovo Governo, saranno quasi sicuramente l’ordinanza sulla maturità, l’aggiornamento della terza fascia ATA, 2° procedura di stabilizzazione del personale LSU, il CCNI sulla mobilità, tavolo su percorsi abilitanti strutturali, mai partito quest’ultimo, il concorso 24 mesi personale Ata, la nuova procedura per assunzioni su sostegno prevista dalla legge di bilancio 2021.
Si rallentano anche una serie di atti per la scuola, come il recovery plan e i ristori formativi.
Non ci saranno invece problemi per il concorso straordinario, che proseguirà secondo il calendario previsto, così come non cambia nulla per i concorsi ordinari infanzia primaria e secondaria in quanto non erano state ancora stabilite delle date.

Se la crisi dovesse essere più profonda e non risolversi entro breve tempo le procedure “a rischio” diventerebbero invece il concorso per gli insegnanti di religione cattolica, per il quale non c’è ancora una bozza di bando e il nuovo concorso per il sostegno. Per quest’ultimo ci sarà un decreto del Ministro dell’Istruzione a disciplinare la nuova procedura, che comunque avrà cadenza biennale. E proprio in assenza di un esecutivo, tale decreto potrebbe subire slittamenti.

Intanto Lucia Azzolina proprio oggi sulla sua pagina facebook non ha mancato di esprimere la vicinanza a Conte: “Immutata stima e piena fiducia in un Presidente capace, perbene, e in grado di guidare con equilibrio il Paese nei momenti più duri della sua storia recente” queste le sue parole attraverso un post.

 

 

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Fonte: Orizzontescuola

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