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Vaccino covid-19, docenti e Ata potrebbero averlo in ritardo. Ecco perchè

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clil e certifiacazione linguisticaI ritardi delle consegne a cura delle aziende farmaceutiche potrebbero far slittare il calendario vaccinale previsto dal Ministero della Salute. E con questo, anche il turno per il personale scolastico.

Il problema legato alle mancate consegne di tutte le dosi di vaccino previste dalla campagna di vaccinazione potrebbe avere ripercussioni sulla tempistica prevista dal Ministero della Salute. Ecco perchè, per il personale scolastico, i tempi di somministrazione del vaccino potrebbero allungarsi.

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri è consapevole che si tratta di un obiettivo quasi dimezzato rispetto a quanto previsto dal piano strategico di vaccinazione del ministero della Salute. E sul quale, si legge su La Repubblica, non è neanche pronto a mettere la mano sul fuoco. Perchè – ieri lo ha detto chiaro ai governatori riuniti insieme ai ministri della Salute Speranza e degli Afari regionali Boccia – “delle aziende farmaceutiche che sono così pesantemente venute meno rispetto ai contratti firmati con la commissione europea non c’è da fidarsi“.

A rischio dunque anche il numero effettivo delle dosi che Pfizer e Astrazeneca hanno “promesso”.università telematica

Facendo una stima, a gennaio, tra Pfizer e Moderna dovrebbero arrivare quasi 2 milioni di dosi che a febbraio dovrebbero diventare 6,2 milioni aggiungendo ai 3,36 milioni di dosi di Pfizer e alle 650.000 di Moderna i primi 2,31 milioni di dosi di Astrazeneca che dovrebbe cominciare a consegnare il 15 febbraio se, come si spera, la prossima settimana otterrà il via libera da Ema e Aifa. A marzo sono attesi altri 6,43 milioni di dosi con Astrazeneca ancora a scartamento ridotto.

Nelle migliori delle stime il ritardo potrebbe essere di un paio di settimane ma al momento non è possibile fare delle previsioni certe. E comunque, a fine marzo, bene che vada, saranno stati vaccinati tutti i medici e il personale sociosanitario, gli ospiti e gli operatori delle Rsa e gli over 80 e forse i 75enni con fragilità, per un totale circa di 7 milioni e mezzo di italiani. A seguire gli italiani della fase 2, fra cui docenti e Ata, che però potrebbero dover aspettare rispetto ai tempi previsti dal calendario del Ministero della Salute.

Ricordiamo che al momento, per il personale scolastico, il vaccino anti covid è previsto a partire dal mese di aprile e fino al mese di settembre.

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