“Precari e neolaureati tutelati con i nuovi concorsi”: a sostenerlo è la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, che ha risposto così ai giornalisti nel corso della visita al Museo degli Uffizzi di Firenze.
“I concorsi che abbiamo bandito e che speriamo di espletare nel più breve tempo possibile servono a contrastare la precarietà e non a favorirla come qualcuno sostiene – afferma la pentastellata – Ogni anno di insegnamento vale 12 punti in graduatoria. È impossibile che un giovane neolaureato abbia più punti rispetto a chi insegna da 10 anni. Quindi noi abbiamo pensato a un sistema che contemperasse le esigenze dei precari che hanno più di 36 mesi di servizio, con un concorso straordinario per loro, che ha visto espletare il 75% delle prove, e che si chiuderà a febbraio. Poi c’è il concorso ordinario per i giovani neolaureati. Quindi abbiamo valorizzato sia chi aveva un servizio alle spalle, sia chi, neolaureato, aveva voglia di mettersi in gioco e provare la carriera dell’insegnamento. Entrambe le categorie sono così tutelate”.
Ricordiamo che proprio il concorso straordinario per il ruolo era stato bloccato lo scorso 4 Dicembre in seguito al nuovo Dpcm; ci sono le date per il termine delle prove: riprenderanno il 15 febbraio e si concluderanno il 19. Il nuovo calendario, pubblicato il 19 gennaio, non tiene però conto delle decisioni dei Giudici, che nel frattempo hanno ammesso alcuni candidati a partecipare alle prove che non avevano potuto svolgere per problematiche legate al COVID (quarantena o isolamento fiduciario).
Per partecipare alle eventuali prove suppletive è necessario essere in possesso di decreto cautelare individuale che ne riconosca il diritto. Al momento però il Ministero non ha ancora chiarito questo aspetto, anche perché si tratta di riorganizzare – anche dal punto di vista dei quesiti – prove già svolte, per le quali bisognerà assicurare equità di trattamento.
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