Si è svolta a Catania la conferenza stampa per annunciare e spiegare i provvedimenti previsti dalla nuova ordinanza che indice nella Regione la zona rossa, indetta a Catania dal presidente della Regione Nello Musumeci e con la partecipazione del vice presidente Gaetano Armao e degli assessori alla Salute, Ruggero Razza e all’Istruzione, Roberto Lagalla.
“Abbiamo voluto accompagnare – afferma Lagalla – la ripertura della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado (fino alla prima classe) con un monitoraggio sanitario riservato ai ragazzi fino ai 14 anni e al corpo docente della scuola primaria e secondaria di primo grado”.
I dati della prima giornata di tamponi mostrano su un totale di 14385 campionamenti, 48 persone positive, con un tasso di positività dello 0,33% in tutta l’isola, con un minimo registrato nella provinicia di Agrigento (0,086%) e un massimo registrato nella provincia di Catania (0,6%). Questi dati, secondo l’Assessore, non si discostano da quelli conosciuti prima della vacanze natalizie. Abbiamo 15 giorni per verificare cosa potrà succedere relativamente agli altri ordini\gradi di scuola.
Secondo l’Assessore, la Sicilia è pronta, quando le condizioni epidemiologiche lo consentiranno, a riammetere il 50% delle scuole superiori. Il Governo Regionale ha disposto il piano di rafforzamento dei trasporti che era già disponibile a partire dall’8 gennaio.
Ci stiamo anche occupando di combattere la dispersione scolastica accentuata dalla Dad. Nei prossimi giorni presenterò al presidente Musumeci un piano complessivo di interventi per la resilienza in campo scolastico e soprattutto per il ritorno alla conoscenza, confidando su una campagna vaccinale prioritaria per i docenti maggiormente esposti: docenti di sostegno, docenti dell’infanzia e quelli con fragilità particolari. Gli altri docenti, come previsto dal Piano nazionale del Commissario Arcuri, andranno nella fase 3″.