Arriva il nuovo modello nazionale del PEI: ecco tutte le novità.
E’ arrivato stamattina nelle segreterie scolastiche di ogni ordine e grado il nuovo modello nazionale del PEI per alunni con disabilità, corredato da apposite “Linee Guida”.
Il Piano educativo individualizzato (anche noto con l’acronimo PEI) che fa riferimento alla legge 104/92, secondo la definizione dell’art. 5, comma 1 del DPR 24 febbraio 1994, è “un documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione”.
Il suo fine è principalmente quello elencare tutte le strategie per promuovere l’inclusione del disabile certificato (disabilità motoria, intellettiva, sensoriale, neuropsichica).
Si dice “personalizzato” perché è scritto “su misura” in base alle caratteristiche, le attitudini e le potenzialità di ogni disabile.
Il PEI è redatto dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (il GLO) e coinvolge l’intero team dei docenti di classe, le famiglie e gli operatori sanitari. In pratica con il PEI si prende in carico del disabile tutta la comunità scolastica.
Di norma si definisce entro il secondo mese dell’anno scolastico (o dopo un paio di mesi di osservazione del ragazzo) e come il PDP (il Piano Didattico Personalizzato), non è un documento immutabile: viene analizzato mese per mese per valutarne l’efficacia e può essere modificato in base ai progressi e ai risultati raggiunti dal disabile.
Il PEI di norma contiene:
– finalità e obiettivi didattici
– itinerari di lavoro
– tecnologia
– metodologie, tecniche e verifiche
– modalità di coinvolgimento della famiglia
Dallo scorso anno il Ministero dell’Istruzione ha predisposto un modello unico nazionale di PEI, in modo da uniformare il documento in ogni scuola. Documento che da oggi presenta della modifiche, che vengono così introdotte dalla Azzolina: “Previsto da una norma del 2017, il nuovo PEI è rimasto a lungo in lavorazione, senza che si arrivasse mai a emanarlo. Quando mi sono insediata ci siamo messi subito al lavoro, con le strutture ministeriali e, in particolare, con chi si occupa di inclusione, per emanare uno strumento in grado di aiutare a migliorare la qualità dell’inclusione. Abbiamo lavorato a stretto contatto con le Associazioni che rappresentano alunne e alunni con disabilità, con le scuole, con gli insegnanti. Da oggi si apre un nuovo capitolo per l’inclusione, che resta per noi centrale. Non a caso, abbiamo previsto nella legge di bilancio appena approvata un piano per l’assunzione di 25mila docenti di sostegno”.
Per quest’anno le scuole potranno continuare ad utilizzare i modelli già redatti o aggiornarli dopo aver ricevuto la nota di oggi, mentre con il nuovo anno scolastico dovrà essere adottato il nuovo modello nazionale PEI.
Quattro sono le dimensioni attorno a cui è costruito il nuovo modello nazionale PEI:
– Dimensione della Socializzazione e dell’Interazione
– Dimensione della Comunicazione e del Linguaggio
– Dimensione dell’Autonomia e dell’Orientamento
– Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell’Apprendimento
A seguito dell’osservazione del contesto scolastico, che introduce la nuova prospettiva bio-psico-sociale dell’ICF, delle risorse professionali e strumentali disponibili, delle eventuali barriere (anche architettoniche) esistenti, saranno indicati gli obiettivi didattici, gli strumenti e gli ausili necessari, le strategie e le modalità per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo.
Il Ministero organizzerà, così come già avvenuto per la reintroduzione dei giudizi descrittivi alla primaria, appositi momenti di formazione sul nuovo modello, per supportare le scuole.
Da oggi è inoltre disponibile, all’indirizzo www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/, una pagina dedicata all’argomento con le FAQ per il personale della scuola e le famiglie.
Il Ministero lavora anche alla predisposizione di uno strumento informatico di compilazione del PEI in grado di interagire con le banche dati esistenti, parte del progetto di digitalizzazione che sta modernizzando radicalmente il Ministero per migliorare il lavoro delle scuole e le relazioni con le famiglie.
Potrebbe interessarti anche: https://www.orizzontedocenti.it/2021/01/11/primo-anno-di-ministro-azzolina-cosa-di-positivo-e-negativo-e-stato-fatto/
I nostri corsi: https://www.orizzontedocenti.it/universita-telematica/
Fonte: Orizzontescuola