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Sicilia in zona arancione, prevista la dad alle superiori fino a fine mese.

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Sicilia in zona arancione, prevista la dad fino a fine mese.

Si attende l’annuncio ufficiale, ma ormai è sicuro: da domenica 10 la Sicilia sarà in zona arancione insieme a Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Sarà il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, a firmare in serata l’ordinanza che sarà valida fino venerdì 15 gennaio, data in cui scadrà il Dpcm.

Poche ore fa il Presidente della Regione Nello Musumeci ha scritto sulla sua pagina facebook: “Siamo preoccupati per l’attuale andamento della curva dei contagi in Sicilia, per questo abbiamo chiesto al ministro Roberto Speranza, che ringrazio, di anticipare di almeno una settimana il provvedimento di istituzione della zona arancione per la Sicilia. Nonostante l’indice Rt dell’Isola non prevedesse infatti questa classificazione, con grande senso di responsabilità, abbiamo così previsto misure più stringenti a salvaguardia del nostro territorio”.

In effetti il pericolo di una terza ondata è concreto, soprattutto ad inizio anno si è assistito ad un incremento del 27% di nuovi casi, dopo sei settimane consecutive di calo, a fronte di un’imponente riduzione dei tamponi. Nell’ultimo bollettino coronavirus di ieri in Italia sono stati registrati 414 morti e 18.020 nuovi contagi, con un tasso di positività del 14,8%. Dei nuovi casi ben 1.435 sono stati tracciati in Sicilia.

Dati che hanno messo in allarme i sindaci di Palermo e Catania, che hanno chiuso le scuole il 7 e l’8. Nei giorni scorsi il governatore Musumeci aveva auspicato addirittura l’istituzione in Sicilia della zona rossa, evidenziando il comportamento non molto esemplare da parte di un consistente numero di siciliani. Zona rossa però non concessa da Speranza: «Il ministro ha ritenuto, sulla base del dato epidemiologico, di dover concedere l’arancione – ha affermato Musumeci Non è tutto quello che chiedevamo, ma noi adotteremo delle misure restrittive perché ci si renda conto che la battaglia non è assolutamente vinta. La indisciplina collettiva di una parte dei siciliani finisce col rimettere in discussione tutti i buoni risultati che abbiamo raggiunto. Il paradosso è che noi siamo fra le prime regioni italiane per vaccini e tra le prime per contagi. Questo è veramente triste».

A questo punto ci si chiede che cosa succederà con la scuola; l’ipotesi più plausibile è che le superiori andranno avanti con la didattica a distanza fino al 31 gennaio e torneranno alle lezioni in presenza al 50% dall’1 febbraio. Didattica a distanza che sarà prevista anche per elementari e medie, ma fino al 17 gennaio. Nessuna sospensione della didattica in presenza, invece, per la scuola dell’Infanzia. Ovviamente nel rispetto di eventuali ordinanze a livello comunale che devono essere condivise con le ASP locali e che comunque potranno solo prevedere la sospensione della didattica in presenza quindi restano aperti gli uffici e si procederà con la dad.

 

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Fonte: Giornale di Sicilia

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