Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella tarda serata di lunedì 4 gennaio 2021, un decreto-legge relativo alla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
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Viene prevista la modifica dell’organizzazione dell’attività didattica solo per le istituzioni scolastiche di secondo grado, con la ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dall’11 gennaio, mentre il 7 gennaio riprenderanno regolarmente le attività didattiche a distanza. Nel frattempo gli altri ordini di scuola ricominciano regolarmente le lezioni in presenza fatte salve particolari ordinanze regionali.
A parere della FLC CGIL, si tratta di una scelta non supportata da una visione strategica rispetto alla complessiva azione di contenimento e contrasto alla diffusione della pandemia.
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Lo slittamento di quattro giorni infatti non risponde a valutazioni sanitarie né didattiche e nemmeno si prospetta nei giorni che intercorrono tra il 7 e l’11 gennaio l’adozione di adeguate soluzioni organizzative per quanto riguarda i trasporti e gli altri servizi di supporto all’attività scolastica, mentre un elevato numero di studenti, tra infanzia, primaria e secondaria di primo grado rimane fuori dalle valutazioni sul contenimento dell’emergenza epidemiologica… – Per approfondire l’argomento, continua a leggere la più ampia news, pubblicata il 5 gennaio 2021, cliccando su flcgil.it (fonte notizia)