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Come riapre la scuola: ecco le date e le modalità regione per regione

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Come riapre la scuola: ecco le date e le modalità regione per regione.

La riapertura delle scuole di ogni ordine e grado dal 7 gennaio continua a spaccare l’Italia e le forze politiche. Mentre non si sa ancora nulla sulle misure generali del nuovo Dpcm (si parla di una zona gialla ‘rafforzata’ nei giorni feriali e di una zona arancione nel fine settimana) certezze sul fronte scuola ancora non ce ne sono.

Sebbene la Azzolina sia sicura della scelta di rientrare in aula (“I contagi non sono imputabili alla scuola, non è quella la fonte dei focolai, i nostri ragazzi hanno pagato sin troppo, basta chiedere loro sacrifici”, queste le sue parole), sia i “renziani”, sia alcuni governatori criticano la scelta.
La posizione ufficiale per il momento è quella del presidente Conte: la scuola ripartirà, in presenza al 50%, da giovedì 7 gennaio. Salvo sorprese dell’ultima ora non sono quindi previsti a oggi passi indietro su quanto già stabilito dall’ultimo decreto del 2 dicembre. Ma ciononostante non sarà così per tutti, perché sono proprio i governatori quelli che stanno prendendo in mano la situazione e, in maniera differente, stanno decidendo in queste ore come procedere.

Vediamo nel dettaglio come riapre la scuola in tutte le regioni:

Abruzzo: il Presidente Marsilio non ha ancora espresso la propria posizione.

Basilicata: si attende la decisione del Presidente Vito Bardi. Intanto a Vietri di Potenza il sindaco Giordano ha annunciato la chiusura delle scuole elementari e medie del comune fino al 10 gennaio.

Calabria: ancora non si ha certezza della riapertura. Ieri il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, in una diretta Facebook, ha dichiarato: «Al momento abbiamo un parere del CTS nazionale che ci dice che in Calabria la situazione pandemica va verso un peggioramento. Chiederò alle autorità scolastiche regionali, di darci non un parere ma l’assoluta assicurazione che nessun bambino, infante o ragazzo si contagerà a scuola o nel tragitto da casa a scuola. Ognuno si assuma le proprio responsabilità: i ragazzi possono studiare tranquillamente anche a distanza. Se voi siete in grado di assicurarmi la sicurezza negli istituti dirò che le scuole restano aperte».

Campania: linea dura di Attilio De Luca: questa settimana niente lezioni in presenza. Ci sarà un ritorno in classe graduale: da lunedì 11 rientrano infanzia, elementari e medie, le superiori dovranno attendere fino al 25.

Friuli Venezia Giulia: il governatore Massimiliano Fedriga ha firmato un’ordinanza che prevede il rinvio dell’apertura delle scuole superiori successivamente al 31 gennaio.

Lazio: come riapre la scuola nella Capitale e nelle altre province è ancora un’incognita. I presidi e i sindacati frenano sulla riapertura il 7 gennaio, ritenuta un’azzardo. Secondo le indiscrezioni dell’ultima ora è più probabile uno slittamento all’11.

Liguria: così Toti: “Di fronte all’incertezza su cosa succederà da lunedì il 7 e l’8 le scuole in Liguria non apriranno”.

Lombardia: i piani dalle prefetture sono pronti, ma la Regione preferisce attendere e conoscere le misure nazionali per il ritorno a scuola.

Marche: una delle regioni con le misure più aspre: le scuole superiori saranno in dad al 100% fino al 31 gennaio.

Molise, Piemonte e Puglia: anche queste tre regioni, come la Lombardia, attendono le novità a livello nazionale prima di annunciare il ritorno a scuola del 7 gennaio.

Sardegna: incertezza sulla riapertura il 7, si va verso lo slittamento a giorno 15.

Sicilia: la scuola si prepara per la riapertura l’8 gennaio (data stabilita nel calendario regionale a inizio anno), con le scuole secondarie di II grado al 50% fino al 18 gennaio, quando, se la curva epidemiologica lo permetterà, la percentuale salirà al 75%.

Toscana: rientro in classe il 7 gennaio con didattica in presenza al 50%.

Trentino/Alto Adige: le scuole riaprono il 7 gennaio. Si partirà con la didattica in presenza al 50%.

Umbria: La Presidente Donatella Tesei non si è ancora espressa.

Valle d’Aosta: Luciano Caveri, assessore all’istruzione, dichiara all’Ansa che “la Valle d’Aosta è pronta ad aprire le scuole superiori il 7 gennaio, la decisione di un rinvio sarebbe molto grave”.

Veneto: Dad dal 7 al 31 gennaio, pubblicata l’ordinanza del governatore Luca Zaia.

 

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Fonte: Orizzontescuola

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