GLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI
Gli I.T.S. (Istituti Tecnici Superiori) costituiscono il segmento di formazione terziaria non universitaria che risponde alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione. Rappresentano un’opportunità di assoluto rilievo nel panorama formativo italiano in quanto espressione di una strategia nuova fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali, con l’obiettivo di sostenere gli interventi destinati ai settori produttivi con particolare riferimento ai fabbisogni di innovazione e di trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese.
Gli I.T.S. (Istituti tecnici superiori) non devono essere confusi con gli Istituti Tecnici facenti parte della scuola secondaria di II grado (talvolta chiamata anche scuola superiore). Gli I.T.S., infatti, fanno parte dell’istruzione terziaria e non vanno confusi con gli I.T. che invece fanno parte dell’istruzione secondaria.
SEI DIVERSE AREE
Gli ITS offrono numerosi corsi relativi a sei Aree Tecnologiche per una formazione in armonia con le aspirazioni dei ragazzi e con le esigenze produttive nazionali.
Per ciascuna Area, sono individuati Ambiti specifici e Figure nazionali di riferimento atti a diversificare l’offerta formativa in modo che la stessa sia coerente con la filiera produttiva presente sul territorio.
Ad oggi sono previste 29 Figure nazionali di riferimento afferenti a 17 Ambiti cui corrispondono le così dette “macro-competenze tecniche” da possedere al termine dei percorsi, e cioè, cosa il diplomato I.T.S. “conosce” e cosa “sa fare concretamente”. Ogni I.T.S. definisce inoltre, per ciascuna Figura nazionale di riferimento, uno specifico profilo tecnico professionale sulla base delle esigenze del territorio in cui opera.
Le sei aree tecnologiche interessate sono: Efficienza energetica, Mobilità sostenibile, Nuove tecnologie della vita, Nuove tecnologie per il Made in Italy (Sistema agroalimentare, Sistema casa, Sistema meccanica, Sistema moda, Servizi alle imprese), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali –Turismo, Tecnologie della informazione e della comunicazione.
CARATTERISTICHE DEL PERCORSO
Accedono ai corsi, a seguito di selezione, i giovani e gli adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e coloro che in possesso di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale abbiano frequentato un corso annuale IFTS. Una buona conoscenza dell’informatica e della lingua inglese costituisce requisito preferenziale per l’ammissione ai percorsi. Vi è tuttavia la possibilità di frequentare moduli di specifica preparazione, finalizzati a riallineare le competenze mancanti.
Almeno il 30% della durata dei corsi è svolto in azienda stabilendo subito un legame molto forte con il mondo produttivo attraverso stage anche all’estero.
Il corpo docente proviene per almeno il 50% dal mondo del lavoro. I corsi si articolano di norma in quattro semestri (1800/2000 ore) e possono arrivare fino a sei semestri.
I corsi si concludono con verifiche finali, condotte da commissioni d’esame costituite da rappresentanti della scuola, dell’università, della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro.
L’esperienza lavorativa in azienda può essere svolta in regime di apprendistato, garantendo una maggiore integrazione tra formazione e lavoro, per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di figure e competenze professionali.
TITOLO DI STUDIO
Al termine del corso si consegue il “Diploma di Tecnico Superiore” con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche. Per favorire la circolazione in ambito nazionale ed europeo, il titolo è corredato dall’EUROPASS diploma supplement. I diplomi sono rilasciati dall’istituzione scolastica ente di riferimento dell’ITS sulla base di un modello nazionale, a seguito di verifica finale delle competenze acquisite dagli studenti che hanno frequentato almeno l’80% della durata complessiva del corso.
RECLUTAMENTO DEI DOCENTI
Con nota AOODGPS n. 3919 del 26.10.2011, a firma del Direttore Generale Raimondo MURANO, si affermava che in attesa dell’emanazione del decreto interministeriale di cui al suddetto art.15, è opportuno fornire alle Fondazioni I.T.S. indicazioni sui criteri e sulle modalità da adottare per la selezione del personale docente, ponendo quale obiettivo primario la qualità del servizio da erogare.
Ferma restando l’autonomia delle singole Fondazioni in merito alla individuazione dei criteri di selezione dei docenti, i quali devono provenire, in misura non inferiore al 50%, dal mondo del lavoro con una specifica esperienza professionale maturata nel settore per almeno cinque anni, le predette indicazioni si riferiscono esclusivamente alla selezione del personale docente della scuola.
Nella nota si afferma che:
- in primo luogo, si deve fare riferimento alle risorse professionali eventualmente messe a disposizione, a titolo gratuito, dai soggetti fondatori;
- sarebbe, inoltre, preferibile dare la priorità all’utilizzo di professionalità esistenti all’interno della scuola ente di riferimento della Fondazione I.T.S. e delle scuole che, anche in rete, fanno parte del partenariato delle Fondazioni stesse. Una scuola che intraprende un partenariato I.T.S. è una scuola dove sicuramente esistono professionalità fortemente motivate. L’interazione che queste scuole hanno già avviato con il mondo del lavoro, per il tramite dei loro docenti, costituisce per gli stessi una esperienza professionale qualificata che, trasferita nei percorsi I.T.S., non potrà che accrescere it valore qualitativo dell’intero sistema;
- le procedure di selezione dovranno essere ispirate a criteri di trasparenza e pubblicità, nonché a criteri valutativi non standardizzati e generici (ad es., non è possibile il solo ricorso al possesso di titoli di studio o di abilitazione), dai quali ricavare la specifica professionalità in relazione alla tipologia di percorso formativo.
È VALUTABILE IL SERVIZIO SVOLTO IN QUALITÀ DI DOCENTE?
Il servizio prestato presso gli I.T.S. non è valutabile come servizio di insegnamento. Questo perché si tratta di percorsi che afferiscono all’istruzione “terziaria non universitaria” e peraltro gli insegnamenti non sono sempre riconducibili alle varie classi di concorso della scuola secondaria.
Maggiori info su http://www.sistemaits.it/
Vedi la nota dell’USR Puglia 6039/2 del 28 ottobre 2011
obiettivoscuola.it