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Riapertura superiori il 7 Gennaio: ingressi differenziati in tre fasce e tamponi rapidi. Questa l’ipotesi della Azzolina

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Continuano a susseguirsi le voci su come sarà e se ci sarà la riapertura superiori il 7 Gennaio. Nelle prossime ore il Governo dovrebbe ufficializzare le linee della stretta anti-Covid per le festività natalizie. Ma a tenere banco come sempre è anche la scuola e le soluzioni per fare rientrare le superiori da Gennaio in sicurezza.

Tutto parte sempre dalla situazione trasporti, nodo fondamentale per capire se rimanere in dad o tornare in presenza. Stando alle notizie di oggi, secondo quanto riportato da La Stampa, il ministero avrebbe pronti 65 milioni di euro già suddivisi tra le Regioni. L’obiettivo è l’aumento delle corse, specie nei grandi centri, per poter consentire una distribuzione maggiore degli studenti che si recano a scuola, arrivando a una capienza dei mezzi del 50%. Una parte delle risorse sarebbe così divisa: 10 milioni al Lazio, 8 all’Emilia Romagna, 7 a Lombardia, Sicilia e Campania. Proprio in Campania sono arrivati ieri oltre 200 nuovi bus che, ha riferito il governatore De Luca, serviranno anche per il rientro in classe dei ragazzi.

Basterà questo per riportare tutti in classe dal 7 Gennaio. La Azzolina, secondo altre indiscrezioni, starebbe vagliando delle altre soluzioni. La prima è quella di introdurre degli orari differenziati in tre fasce d’ingresso: 8, 9 e 10. L’obiettivo anche in questo caso è legato alla necessità di alleggerire i mezzi pubblici.

Già molte scuole in realtà (infanzia, primaria e medie) adottano questa modalità, ma con tempistiche più ridotte (differenza di dieci, venti minuti circa tra le classi). Queste fasce dilatano invece molto di più gli ingressi e le uscite e modificano maggiormente il tempo della scuola. Con questa soluzione ci saranno ragazzi che finiranno di fare lezione anche alle 17-18 di pomeriggio.

Un’altra misura possibile per favorire a Gennaio la riapertura superiori potrebbe essere quella dell’introduzione dei tamponi rapidi. La ministra Azzolina spinge affinché la scuola abbia una corsia preferenziale, ma saranno le Regioni a decidere se darla o meno. Se le Asl dovessero ricevere più richieste, le scuole avrebbero la priorità.

 

 

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Fonte: Orizzonte scuola

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