DPCM Natale, l’Italia verso nuovi sacrifici e un nuovo lockdown. La decisione ufficiale verrà presa oggi, giovedì 17 dicembre 2020 ma oramai la direzione sembra ben precisa. Se tutto verrà confermato, gli italiani passeranno un Natale praticamente chiusi in casa o quasi.
Natale, Italia verso il lockdown: oggi la decisione, restano due ipotesi
Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ di oggi, giovedì 17 dicembre 2020, anche i piccoli spostamenti saranno quasi impossibili perché l’Italia dovrebbe essere in fascia rossa dal 24 dicembre al 3 gennaio, nei festivi e nei prefestivi (e forse anche il 6). Nei giorni 24, 25, 26, 27 e mercoledì 31 dicembre, oltre che 1° gennaio, 2 e 3, bar e ristoranti saranno chiusi tutto il giorno così come i negozi: la circolazione sarà bloccata anche dentro il proprio comune.
In pratica, si potrà uscire solamente tre giorni: 28, 29 e 30 dicembre. Le misure adottate saranno quelle previste per la zona gialla, gli esercizi chiuderanno alle 18 con il coprifuoco che dovrebbe essere fissato per le ore 22 anche se c’è chi sta chiedendo un anticipo alle ore 20.
Nuovo DPCM in arrivo, la seconda ipotesi meno rigida
Una seconda ipotesi, più morbida, è quella sostenuta dal premier Conte ovvero una zona rossa il 24, 25, 26, 31 dicembre e 1° gennaio. Negli altri giorni resterebbero le misure previste per la fascia arancione.
Non sarà certamente facile per il premier Conte spiegare agli italiani come mai il governo abbia deciso, proprio a Natale, di mettere in campo misure da ‘lockdown‘, dopo che per mesi si è fatto di tutto per scongiurare questa ipotesi. Il presidente del Consiglio aveva parlato di un ‘ritocchino’ ma ora dovrà firmare un nuovo Dpcm sotto la spinta dell’ala rigorista del governo e delle Regioni che temono un collasso delle strutture sanitarie in caso di terza ondata.
Italia zona rossa a Natale ma Conte vuole delle deroghe
Il premier è ben consapevole del fatto che pranzi e cenoni potrebbero innescare una miccia pericolosa per la moltiplicazione dei contagi ma, nello stesso tempo, non vuole offrire agli italiani un’immagine contraddittoria del governo. Ecco perché Conte farà di tutto per allentare un po’ la stretta: le deroghe dovrebbero riguardare le cerimonie religiose e i ricongiungimenti con i famigliari. Quest’ultima deroga permetterebbe ai congiunti stretti di poter far visita a genitori o nonni anziani, stabilendo un numero massimo di persone che potranno spostarsi, probabilmente due.
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