Oggi vertice di Governo per decidere le misure da adottare a Natale, il timore è che l’allentamento delle restrizioni possa far degenerare l’andamento epidemiologico e far risalire la curva dei contagi e dei ricoveri. Qualche ritocchino ci sarà.
Verso un inasprimento delle misure
Non si sa ancora come, ma il premier Conte ha dato per certo che ci saranno delle modifiche alla stretta natalizia: con PD e LeU che puntano all’istituzione di una “zona rossa” per le festività, mentre M5S e Iv avrebbero posizioni più prudenti.
Nodo scuola
Emerge intanto qualche preoccupazione nella maggioranza anche per la riapertura delle scuole il 7 gennaio: il timore è che i dati epidemiologici possano consigliare un ritorno in classe degli studenti delle superiori più graduale di quanto immaginato e anche su questo ci si dovrebbe confrontare nei prossimi giorni, come riporta l’ANSA.
Dati contagi
Il timore di una esplosione di contagi viene anche dai dati forniti da Cts che ha dimostrato che nelle zone rosse il calo dei contagi ha raggiunto anche un terzo, mentre nelle zone gialle di appena l’1%. Cts che ha chiesto di inasprire le misure di contenimento per Natale, al fine di evitare una nuova esplosione di contagi.
Spostare rientro di una settimana
E’ la proposta che ieri ha avanzato il il presidente del Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, intervenuto a Sky Tg24. Per Fedriga il rientro “si scontra con le criticità, in primis i coefficienti di riempimento stabiliti al 50%, in carico al trasporto pubblico locale urbano che riguardano principalmente coloro che frequentano le scuole delle città”. Limitazioni che, invece, “in ambito extraurbano sono superabili attraverso il noleggio dei mezzi con conducente (Ncc)”. Fedriga, infine, ha posto la questione dei contagi a scuola “che ci sono e di cui occorre tenere conto”. Sarebbe quindi necessario spostare il rientro di una settimana in modo da organizzare meglio il rientro.
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