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A rischio riapertura scuole il 7 Gennaio. Unicef e Zampa: “Priorità vaccino agli insegnanti”

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A rischio riapertura scuole il 7 Gennaio. Unicef e Zampa: “Priorità vaccino agli insegnanti”.

Il Governo teme la terza ondata, ormai è un dato di fatto. Nelle prossime ore (già si parla di stasera o al massimo domani) sono attese delle misure ancora più restrittive per le imminenti festività natalizie. Proprio stamattina il Premier Conte ha dichiarato a La Stampa: “Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle festività natalizie, anche alla luce dei suggerimenti del Comitato Tecnico Scientifico”. Poi un appello agli italiani: “Siate responsabili”.

E proprio Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani e componente del CTS predica attenzione: “Il virus è ancora lì e si diffonde sempre allo stesso modo: è pericoloso oggi come lo era a marzo scorso e come lo sarà a marzo del 2021 se non saremo stati intelligenti adesso”.

In effetti le misure intraprese a Novembre con l’ultimo Dpcm hanno funzionato per rallentare la curva, ma la discesa sotto i 10mila casi ancora non c’è. L’indice di contagiosità infatti è tornato a salire a 0,89 e, a fronte di un lieve calo dei contagi, da giorni i morti hanno ormai superato i 65 mila, sfiorando i 500 al giorno. “Sono numeri ancora molto significativi – ha commentato il ministro della salute Roberto Speranza – La mia posizione non cambia, è sempre stata cristallina: allentare le misure sarebbe un grave errore. Bisogna chiudere, non aprire in questo momento. In Germania la Merkel ha fatto bene decidendo il lockdown totale. Purtroppo stando a questi dati non si possono riaprire le scuole il 7 gennaio”.

Proprio il 7 gennaio stando a quanto dichiarato dal Governo si dovrebbe ritornare in classe anche nelle scuole superiori con il 75% in presenza, il 25% tramite didattica digitale integrata.
Ma negli scorsi giorni alcuni hanno sottolineato come l’esplosione della terza ondata potrebbe avvenire proprio con la riapertura delle superiori, anche perché sul fronte trasporti e orari differenziati non ci sono per il momento grandi sviluppi.

Sulla riapertura a Gennaio delle scuole si è espresso anche il consigliere Walter Ricciardi: “Dobbiamo limitare la circolazione del virus esterna alle scuole. Se lo facciamo gli istituti possono riaprire. Ma se la circolazione del virus non solo non viene limitata, ma viene incentivata, è chiaro che anche riaprire le scuole è un rischio. Le scuole sono sicure se il protocollo del distanziamento e delle mascherine è rispettato. C’è bisogno di una costante attenzione da parte degli insegnanti e dirigenti scolastici”.

Lucia Azzolina nonostante tutto afferma che è fondamentale che la scuola riparta e che non vada richiusa subito dopo. E a dare una luce di speranza è Henrietta Fiore, presidente del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, che ha proposto di vaccinare subito gli insegnanti per riaprire la scuola: “La pandemia di Covid-19 ha devastato l’istruzione per i bambini in tutto il mondo. Vaccino agli insegnanti un passo fondamentale per rimetterla in carreggiata”.

Vaccino agli insegnanti invocato in un’intervista al Corriere della Sera anche dalla sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa“Tutti coloro che lavorano a contatto con il pubblico devono essere messi in sicurezza per sé stessi e per le persone che incontrano. Per questo gli insegnanti dovrebbero rientrare nelle categorie con priorità, subito, a gennaio con i medici e i milioni di anziani. Le scuole dobbiamo riaprirle e non richiuderle. Purtroppo il centro di controllo europeo ci dice che se terremo aperte le attività dal 21 dicembre, il 7 gennaio avremo un’impennata dei contagi. Bisogna avere una corsia preferenziale per studenti e personale scolastico per fare i tamponi rapidi. Mi chiedo se a questo punto non sia meglio misurare la temperatura all’ingresso agli studenti”.

A Rai Radio 1, poi, ha aggiunto: “Noi non saremo gli ultimi ad iniziare a vaccinare. Mancano le informazioni. L’Inghilterra si è ritrovata a rallentare moltissimo. Meglio organizzare bene prima. Noi cominceremo da 1 milione e mezzo di persone e lo faremo dal 15 gennaio. Ci sono stati da parte dei cittadini comportamenti scorretti, tutti lo possono vedere da soli. È come se una mamma dicesse al figlio ‘puoi mangiare la marmellata’, e lui si mangia 6 barattoli. Che noi siamo in questa condizione mi sembra evidente, c’è qualcosa che non funziona”.

 

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