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Rientro a scuola superiori il 7 Gennaio: L’Unsic lancia la petizione per posticipare la data

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Rientro superiori il 7 Gennaio: L’Unsic lancia la petizione per posticipare la data.

Preoccupanti frasi di autorevoli esponenti non fanno dormire sonni tranquilli agli italiani. Un anno terribile si sta per chiudere, ma ciò che ci aspetta il prossimo non promette nulla di buono.
Rimarrà deluso chi si aspetta un 2021 di “rinascita”. Il covid, probabilmente non sarà sconfitto in tempi brevi. Ci vorranno mesi per vaccinare tutti e in ogni caso l’economia del nostro Paese subirà una pesante flessione verso il basso dopo i restringimenti di questo periodo natalizio (soprattutto a risentirne sarà il settore turistico, già messo in ginocchio per tutto l’anno).

La possibilità che il 2021 riparta con una terza ondata di contagi è alta. E tutto sembra collegarsi alla riapertura delle scuole e agli spostamenti che essa genera. Anche se il Presidente del CTS Miozzo e la Ministra Azzolina continuano a ribadire che le scuole vadano riaperte al più presto, molti la pensano in maniera opposta.

In primis in Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Se apriamo la mobilità ai piccoli Comuni, parliamo di 10 milioni di persone, non ci sarà niente da fare: senza rigore in queste due settimane la terza ondata arriverà e sarà più virulenta perché a gennaio apriremo le scuole e ci sarà il picco dell’influenza stagionale”.

Anche secondo il prof. Massimo Galli la terza ondata è inevitabile: “Oggi siamo ancora a 18mila casi giornalieri, che sono moltissimi. Anche se la chiamiamo prolungamento della seconda, poco cambia. Però è evidente che nel momento in cui gli spostamenti accentuassero i rischi che stiamo correndo, sarebbe una certezza vedere ricrescere in modo marcato i contagi. Avremo contezza dei casi di contagio avvenuti a Natale proprio attorno al 7 gennaio, quando riapriranno le scuole”.

Il Commissario Domenico Arcuri parla di terza ondata come “possibilità”. Arcuri ha ribadito che le scuole riapriranno tutte il 7 gennaio, in presenza, con l’eccezione delle superiori che avranno il 25% distanza: “Penso che le misure messe finora in campo sono state tutte nel segno del buonsenso e dell’equilibrio. Da 17 giorni consecutivi abbiamo un contenimento crescente della curva dei contagi ma è un rallentamento non ancora soddisfacente”.

Intanto a farsi sentire contro la riapertura delle scuole il 7 Gennaio è il sindacato Unsic, che ha lanciato una petizione affinché si prolunghi la didattica a distanza nelle scuole superiori per qualche altra settimana. Secondo l’organizzazione sindacale in questo modo si favorirebbe in modo graduale il rientro in presenza in condizioni migliori, con un miglioramento delle cure per il Covid ed un numero sempre maggiore di persone vaccinate. Unsic che ha anche redatto un dossier, con le fonti sull’incidenza dell’universo scolastico nel numero dei contagi, in particolare a causa dei trasporti e degli assembramenti studenteschi davanti agli edifici scolastici.

Così si esprimono i responsabili dell’Ufficio comunicazione e del Centro studi dell’Unsic: “Riteniamo che la scuola in presenza dovrebbe rappresentare l’ordinarietà, ma quella del periodo pandemico è ansiogena e discontinua: occorre avere piena consapevolezza che purtroppo stiamo vivendo un periodo straordinario e un dramma epocale con oltre 60mila vittime. Se la didattica a distanza sta salvando vite, soprattutto dei nostri anziani, occorre continuare ad adottarla alle superiori almeno finché non avremo le cure monoclonali e i vaccini per buona parte della popolazione. È una sfida e una responsabilità che il governo deve assumersi pienamente per il bene di tutti, mettendo da parte protagonismi o tentazioni ideologiche e demagogiche”.

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Fonte: La tecnica della scuola

 

 

L’Unsic lancia la petizione
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