Si parla molto in questi giorni dell’UDA, ovvero dell’Unità didattica di apprendimento, una parte fondamentale del percorso formativo della scuola. Per poter accedere al Tfa sostegno viene richiesto al docente la capacità di saperne realizzare una.
Vediamo nel dettaglio di capire cos’è e come si realizza.
Con l’acronimo UDA si indica un percorso interdisciplinare articolato intorno ad un tema ed organizzato varie fasi temporali. L’argomento che viene sviluppato (chiamato anche campo di apprendimento) è preferibilmente integrato (cioè affrontato da più discipline e da più insegnanti) con l’apporto di più punti di vista.
Il protagonista di questo percorso è lo studente, che svilupperà un rapporto personale con il sapere ed alla quale verrà richiesto di acquisire competenze piuttosto che contenuti teorici.
Le UdA permettono infatti di lavorare per competenze, ovvero di utilizzare fattivamente e attivamente le conoscenze via via assimilate integrandole, se opportuno, con conoscenze provenienti da altri campi del sapere (torna ancora la transdisciplinarietà) o da competenze tecniche (uso di strumentazione tecnologica).
Per questo motivo un’unità didattica di apprendimento è molto vicina alla più ampia categoria che va sotto il nome di “pedagogia del fare”, con cui si designa un approccio didattico che registra l’insufficienza della lezione frontale e la integra con attività che permettano all’alunno di mettere in pratica quanto appreso. Infatti la grande differenza tra un’UdA e la classica lezione frontale consiste appunto nella trasversalità delle discipline: nell’unità di apprendimento confluisce come detto infatti il lavoro sinergico di più docenti. Questo approccio cooperativo e variegato mette radicalmente in discussione l’idea che il sapere sia costituito da ambiti separati rigidamente e insiste invece su un’idea di saperi plurali strettamente collegati tra loro.
Per arrivare ad apprendere lo studente deve adottare delle metodologie didattiche:
– induttive, in cui l’allievo arrivi a concettualizzare ed astrarre a partire dall’osservazione e dall’esperienza empirica;
– laboratoriali, in cui il sapere venga praticato e tradotto in un saper fare (learning by doing);
– cooperative, in cui il collaborare in gruppo o il peer tutoring diventino occasioni per creare una zona di sviluppo prossimale in cui tutti gli alunni possano accrescere le loro competenze (cooperative learning).
Come è composta un’unità didattica di apprendimento
– una parte introduttiva, che presenta informazioni generali quali gli assi/insegnamenti coinvolti; i risultati di apprendimento attesi in termini di competenze, abilità e conoscenze; i pre-requisiti indispensabili ad affrontarla; il valore formativo del percorso; la durata complessiva;
– una parte più dettagliata, detta piano di lavoro dell’UdA, in cui il percorso viene articolato in fasi progressive o parallele, per ognuna delle quali vengono esplicitati i contenuti da affrontare, le attività e strategie didattiche da utilizzare, i tipi di prova (verifica, prova di competenza o compito di realtà) ed i criteri di di valutazione; la durata;
– una pianificazione temporale dello svolgimento delle fasi, tramite un diagramma di Gantt
– griglie per l’osservazione sistematica e rubriche di valutazione delle competenze.
Durata dell’Unità didattica di apprendimento
Le Uda possono essere classificate in tre modi in base alla loro durata:
UdA small: 12 – 15 ore, massimo 3 fasi con massimo tre insegnamenti, 1 prodotto, 1 o 2 competenze da promuovere
UdA medium: 20-25 ore, massimo 5 fasi con massimo 4-5 insegnamenti, più di un prodotto, volendo più di 2 competenze da promuovere
UdA large: 30-40 ore o più, dalle 6 fasi in su con massimo 8 insegnamenti, più prodotti (intermedi e finale), varie competenze da promuovere
Possono essere progettati questi tipi di UdA
UdA d’asse: è un percorso che coinvolge gli insegnamenti di un asse culturale e verrà progettata dai dipartimenti d’asse dell’area generale
UdA pluriasse: coinvolge insegnamenti di più assi culturali, anche in modo trasversale alle aree generale e di indirizzo
UdA di indirizzo: è un percorso caratterizzante l’indirizzo di studi e sarà progettato dal dipartimento d’asse scientifico, tecnologico e professionale, che avrà il compito di promuovere le competenze professionalizzanti, cercando di coinvolgere anche le discipline dell’asse di area generale. La partecipazione degli insegnamenti di area generale si limiterà ad un intervento
mirato e funzionale allo sviluppo delle competenze di indirizzo.
Le tappe della progettazione di un’UDA
Nella progettazione di un’UdA si può cominciare da più versanti:
– dalla scelta di un tema comune agli insegnamenti dell’asse, dato che un’UdA si configura solitamente come un percorso tematico interdisciplinare. In questo caso basterà cercare una convergenza tra le conoscenze del curricolo d’asse;
– dall’ideazione del compito di realtà da sottoporre agli alunni, che preveda la realizzazione di un elaborato (prodotto finale) da presentare a qualche soggetto, visto che l’UdA è finalizzata alla promozione di competenze utili ad affrontare delle situazioni-problema simili alla vita reale;
– dall’immaginazione del prodotto finale, per poi riflettere sull’agire competente che gli studenti devono mettere in atto per realizzarlo;
– dall’individuazione delle competenze che si intendono promuovere, per poi procedere alla descrizione del compito di realtà che potrebbe sollecitarle.
Esempi di temi per un’Unità didattica di apprendimento
Qui vengono riportati alcuni temi che potrebbero essere proposti per un’UdA:
– natura, ambiente e mutamenti climatici (Agenda 2030);
– il lavoro, tra diritti, sicurezza e leggi economiche
– la rappresentazione della vita / della morte / dell’amore nelle diverse culture e nel tempo
– il ruolo della donna nel tempo fino alla società contemporanea
– il corpo: tra salute, estetica, espressione artistica e conflitto psicologico
– il fenomeno migratorio, tra integrazione e intolleranza
– il dominio della tecnologia, dei social network e dei mass media
– conoscenza del territorio e promozione delle sue attrattive
– cittadinanza attiva, legalità e contrasto alle mafie
– le guerre nel mondo e gli scenari geopolitici
– mondo globale e mondo locale
– interculturalità e conoscenza dell’altro
Come si valuta un’unità di apprendimento:
In una Uda si possono valutare:
● le competenze culturali promosse nei compiti di realtà proposti, ossia quelle appartenenti agli assi culturali e contenute negli allegati delle Linee guida
● le competenze chiave per la cittadinanza attiva (8 competenze chiave UE o del DM 139/07) trasversali a tutti gli assi culturali
● le conoscenze ed abilità che sono state mobilitate ed utilizzate dallo studente nell’affrontare il compito di realtà, collegate a delle competenze di riferimento e appartenenti agli assi, nonché ai singoli insegnamenti
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