In previsione della ripresa delle attività in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado, l’Inail e l’Istituto superiore di Sanità hanno elaborato un nuovo documento tecnico che fornisce dati ed elementi utili per la riflessione sulle misure di contrasto alla diffusione del nuovo Coronavirus nelle attività che avvengono al di fuori degli edifici scolastici, con particolare riferimento al trasporto pubblico locale, che può rappresentare una rilevante occasione di contagio per gli studenti e, più in generale, per tutta la popolazione.
Nel documento, condiviso con il Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione civile nella seduta del 4 dicembre, si sottolinea la necessità di creare un sistema di collaborazione diretta tra il mondo della scuola e chi assicura i servizi di mobilità per identificare e attivare misure organizzative specifiche.
Si va quindi verso la differenziazione degli orari di accesso rispetto alle fasce orarie di punta, a rafforzare l’offerta di trasporto pubblico, anche mediante l’impiego di mezzi aggiuntivi di superficie resi disponibili dal privato in maniera mirata rispetto alla mappatura delle criticità emerse per linee, stazioni e orari, a potenziare il personale dedicato alle stazioni di scambio più critiche per afflusso, allo scopo di assicurare maggiore controllo per la prevenzione di assembramenti, e a incentivare la mobilità sostenibile, anche tramite accordi e/o sovvenzioni per l’utenza scolastica.
Altro aspetto analizzato nel documento riguarda le attività extra scolastiche. Le aggregazioni nei pressi della scuola, in entrata e uscita – si legge – rappresentano un punto di criticità e richiedono l’applicazione di misure di prevenzione. Viene quindi promossa la responsabilità individuale (sui comportamenti in particolare, per esempio l’uso costante e corretto della mascherina) e il ricorso a forme alternative di mobilità.
Il documento tecnico dell’Inail condiviso con il Comitato tecnico scientifico dell’ISS
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