Il governo ha definito l’ossatura di massima del provvedimento, in vista dell’informativa del ministro Roberto Speranza alle Camere e di un nuovo confronto con le Regioni.
“Ore decisive per questo Dpcm, probabilmente il più lungo per durata della storia recente tra questi provvedimenti per regolare le nostre azioni. Parte il 4 dicembre, c’è un dibattito alle Camere e non è corretto anticipare le conclusioni, ma andrà sicuramente oltre l’Epifania, se un giorno dopo o una settimana dopo si stabilirà nel dibattito”. Così il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia intervenendo al webinar “5G Italy e il Recovery Fund”.
A gennaio si riparte
“Dicembre dev’essere il mese che ci fa mettere in sicurezza il Paese senza fare un lockdown nazionale. Da qui a 15 giorni tutta Italia o gran parte d’Italia sarà gialla, pensiamo a restrizioni puntuali per il periodo delle feste che non ci fanno allentare i nostri comportamenti”, ha detto Boccia. “Il 7 gennaio il Paese ripartirà, incrociando una grande campagna di vaccini”, ha aggiunto. “Il vaccino non sarà obbligatorio, ma certo consigliato. Certe categorie dovranno essere messe in sicurezza, come anziani, forze dell’ordine, ospiti delle Rsa, sanitari”, ha detto.
Rientro a scuola il 14 dicembre
“Per dare un segnale”, i ragazzi delle superiori potrebbero tornare in Aula il prossimo 14 dicembre. E’ l’ipotesi su cui il premier Giuseppe Conte avrebbe sondato i capigruppo di maggioranza, nel corso della riunione . Il presidente del Consiglio avrebbe precisato che l’ipotesi deve essere ancora sottoposta al vaglio del Cts: si tratterebbe di porre fine alla didattica a distanza nelle aree gialle dalla metà del mese. Le reazioni sarebbero state contrastanti. Il presidente del Consiglio ha comunque precisato che sull’ipotesi di riaprire i cancelli delle superiori e dei licei – con riunioni preparatorie dal 9 dicembre per garantire il rientro a scuola in massima sicurezza – andrebbe sondato il Comitato tecnico scientifico. Intanto però il premier si porta avanti e chiede un parere alle forze di maggioranza, sentendo i capigruppo presenti in riunione che non hanno mancato di esprimere i loro dubbi.
Stop agli spostamenti tra Comuni
La direttiva potrebbe valere nei giorni del 25 e 26 dicembre e del primo gennaio. Dal 21 dicembre, inoltre, gli spostamenti tra Regioni gialle potrebbero essere consentiti solo per far ritorno al proprio luogo di residenza, con una previsione che dovrebbe essere estesa ai luoghi di domicilio….
Misure Natale da 21/12 a 6/1
Le misure restrittive degli spostamenti per il Natale potrebbero essere in vigore dal 21 dicembre al 6 gennaio. E’ quanto confermano fonti di maggioranza e di governo, mentre è in corso il confronto del premier Conte e dei ministri Speranza e D’Incà con i capigruppo. Non è escluso che le date varino: potrebbero iniziare il 19 o 20 e finire qualche giorno dopo l’Epifania intorno al 10 gennaio. Ma una decisione non verrà presa prima mercoledì
Cenone e feste
Un altro argomento è quello del cenone, quando tra baci, abbracci e lunga permanenza a tavola i rischi si moltiplicano. Per evitare un divieto vero e proprio di riunione nelle case private, sembra si voglia raccomandare di non ricevere persone diverse dai conviventi. …
Ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano. Non cambiano gli orari chiusura alle 18 per i bar. Resta lo stop ai ristoranti e bar anche a pranzo nelle zone arancioni e rosse. Nel nuovo dpcm resterà il coprifuoco dalle 22 alle 6 del mattino c’è la necessità di contenere tutte le attività entro le 22 inclusa la messa di Natale (sul punto un’interlocuzione è in corso con la Cei). Le stesse regole dovrebbero valere anche per il Capodanno
Shopping
Orari spalmati il più possibile lungo la giornata per i negozi, per evitare assembramenti a causa dello shopping natalizio. I negozi in zona gialla potranno quindi restare aperti fino alle 21 o anche oltre, purché si rispetti il coprifuoco in vigore dalle 22 alle 6.
Quarantena
Fino al 20 dicembre a chi rientra dall’estero sarà chiesto solo di sottoporsi al tampone. Dopo tale data chi rientrerà in Italia dovrà invece stare in quarantena. Del resto appare difficile raggiungere intese con certi stati esteri…
Non solo Dpcm
Un decreto legge sul Natale potrebbe affiancare il prossimo dpcm con le misure per contrastare il contagio da Covid. E’ quanto emerge da più fonti di maggioranza. Il decreto servirebbe a dare copertura normativa alle restrizioni delle libertà personali previste per il Natale. L’ipotesi è comunque ancora al vaglio: una decisione sarà presa nelle prossime ore… – Per approfondire l’argomento, continua a leggere la più ampia news pubblicata il 2 dicembre 2020, cliccando su notizie.tiscali.it (fonte notizia)