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UIL: ai supplenti contratti pluriennali, servono certezze e stabilità professionale. No concorsi, sì FIT

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Concorsi scuola: quando potrebbero ripartirecomunicato – Oggi abbiamo una grande difficoltà nelle scuole, si è già perso già un anno, nessuno di noi poteva prevedere la situazione attuale. Bisogna quindi attivare strumenti straordinari per superare l’emergenza. Non si può perdere un altro anno, bisogna mettere in sicurezza non solo gli organici ma anche chi deve coprire l’organico: il personale per il quale serve stabilità e certezza sia professionale che di sicurezza sanitaria, già da settembre prossimo. Siamo di fronte al fallimento del sistema concorsuale per il reclutamento e alla palese contraddizione di non trovare docenti neanche per le supplenze.

La proposta della UIL scuola è che serve un piano che parta dall’organico stabilizzato su base pluriennale (tre anni) in modo da attivare una politica del reclutamento su un periodo più ampio di quello annuale. In questa maniera si può procedere alla stabilizzazione per più anni, a partire da contratti a tempo determinato ma pluriennali (bisogna eliminare il balletto inverecondo delle supplenze).

Bisogna che il MEF esca dagli schemi culturali e politici che l’hanno contraddistinto in questi anni.

L’investimento strategico è quello di eliminare il doppio organico, di fatto e di diritto, solo così si potrà evitare il lievitare continuo di precariato con la trasformazione in un unico organico tra diritto e fatto su base pluriennale, con stabilità triennale.

Si potrebbe ritornare anche al reclutamento per percorsi FIT che è stato sostituito dal sistema dei concorsi che così come sono pensati non sono in grado di rispondere alle esigenze della scuola molto specifiche rispetto ad ogni altro comparto pubblico e privato.

In questo quadro, va finanziato adeguatamente il capitolo del rinnovo dei contratti di lavoro che rappresenta il riconoscimento e la dignità dei lavoratori, in un’ottica di vero investimento sul sistema scolastico. Nel settore il vero investimento è sulle persone e non sulle cose. La finanziaria su questo mostra risolse totalmente insufficienti.

Anche in questo caso, il ministero così come ha fatto fino ad oggi, ha agito in solitudine. Noi ci auguriamo una nuova stagione di dialogo e di confronto, su queste basi, la UIL scuola, ribadisce la sua disponibilità a collaborare in termini di proposte e programmi condivisi, ma con reciprocità che ci sia un vero confronto di merito, che possa essere diretto e chiaro, e che fino ad ora è stato teso a dividere piuttosto che a unire.

Da ultimo il CCNI sulla DAD con un accordo separato che l’amministrazione avrebbe dovuto evitare, invece lo ha favorito.
Da questa difficile situazione si esce insieme e la collaborazione del personale è cruciale, per questo va coinvolto e bisogna che si senta parte di un grande progetto di rilancio del sistema.

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