Ultim’ora: ipotesi scuole aperte il 9 Dicembre.
Emerge nelle ultime ore l’ipotesi che dal 9 Dicembre tutti gli studenti dovrebbero rientrare in classe. Una prospettiva che stanno valutando M5s e Iv e di cui si potrebbe discutere nel vertice dei capi delegazione in programma per oggi.
In effetti lunedì il premier Conte non aveva escluso la possibilità di riaprire tutti gli istituti già a dicembre e sappiamo che la ministra Lucia Azzolina spinge in questa direzione: subito dopo il “ponte dell’Immacolata” ovvero il 9 dicembre, potrebbe essere la prima data utile.
C’è chi addirittura anticipa tale data: secondo La Stampa si potrebbe aprire già dal 5: “Ma se i regali si fanno “in presenza” non possiamo dire ai ragazzi di continuare a fare lezione “a distanza””, hanno argomentato, secondo il quotidiano, Azzolina e il Cts.
Anche dagli ultimi dati a disposizione la scuola, ha detto ieri il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, contribuisce “in modo assolutamente marginale alla curva di trasmissione” del virus secondo quanto riporta l’Ansa. Per questo il ministro ha convocato i sindaci delle dieci città metropolitane, che da sole rappresentano un terzo della popolazione italiana, 21 milioni di persone. L’obiettivo è “fare squadra” per riportare i ragazzi in aula e affrontare insieme il problema principale che ha costretto alla chiusura delle scuole, quello del trasporto pubblico.
Molti ministri però credono che il rientro non possa arrivare prima di Gennaio, visto che ancora non è scesa la curva dei contagi. Cautela arriva anche dal Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Faremo il possibile per riaprire le scuole in dicembre, ma dobbiamo vedere il quadro epidemiologico, valutandolo giorno per giorno. Le scuole sono e restano una priorità assoluta per il governo. Valutazioni in questo senso sono previste nei prossimi giorni”.
Sul fronte Pd, il segretario Nicola Zingaretti afferma che “sul ritorno in classe decide la scienza”.
Contrario all’ipotesi scuole aperte il 9 Dicembre Massimo Galli, primario dell’Ospedale Sacco di Milano e professore di malattie infettive all’Università Statale: “Abbiamo clamorosamente toppato il contenimento dell’infezione dopo il lockdown di marzo. Mi rendo conto che ci sono esigenze diverse come quella della scuola, importantissima, ma il riaprire troppo presto per richiudere sarebbe uno smacco ancora peggiore perché sarebbe costato qualcosa nel mezzo. Al di là della buona volontà messa in campo da tutti coloro che ci hanno lavorato, ora non possiamo dire che ci siano garanzie sufficienti. Quindi se devo dire se conviene o meno aprire le scuole a Dicembre rispondo che non ha senso, almeno fino a quando non si è nelle condizioni di garantire delle condizioni di sicurezza. Sono scettico sulla garanzia assoluta paventata da alcuni all’interno della scuola, ma questo è un mio atteggiamento personale che da deriva dalla consapevolezza che le barriere architettoniche, come le aule troppo piccole, sono quelle che sono e la pretesa di tenere con la mascherina un’intera classe mi pare eccessiva”.
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Fonte: https://www.ansa.it/