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Dalla scuola al Natale: cosa può cambiare col nuovo Dpcm

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Dalla scuola al Natale: cosa può cambiare col nuovo Dpcm.

Le misure del Dpcm dello scorso 6 novembre stanno per scadere: ancora dieci giorni e sapremo quali nuovi provvedimenti prenderà il Governo per fronteggiare l’emergenza covid-19 in quest’ultimo periodo dell’anno. Ecco in quest’articolo le ultime indiscrezioni su cosa si prevede.

Certamente ancora nulla è certo e molto dipenderà dalla curva dei contagi, anche perché secondo gli esperti il picco arriverà da giovedì. I dati di oggi fanno registrare purtroppo un’impennata dei decessi: sono 853. Alto anche il numero dei positivi: sono più di 23.200. Unica nota positiva sono il numero dei decessi nelle terapie intensive, in netto calo. Il Presidente del Consiglio superiore della sanità, Franco Locatelli, in conferenza stampa dice che ad oggi ci sono 34.577 persone ricoverate, lunedì erano 34.697. Solo 6 nuovi accessi alle terapie intensive, una settimana fa erano stati 120. Gli indicatori vanno nella direzione sperata”.
Alla luce di questi dati prima di tutto bisognerà capire cosa accadrà con le zone. Entro il 10 dicembre tutte le zone rosse dovrebbero diventare arancioni, alcune arancioni dovrebbero trasformarsi in gialle.

Cosa si prevede dunque nel nuovo Dpcm?
Al momento, dato il periodo, quello che più interessa agli italiani è come si passeranno le festività natalizie. Non tanto per l’evento in sé, ma quanto per l’indotto economico che porta nella aziende e nelle piccole attività imprenditoriali. Molte di esse sopravvivono grazie al periodo natalizio.
Sicuramente non sarà un Natale come tutti gli altri e non saranno permessi  i festeggiamenti consueti, ma ci saranno delle misure ad hoc per consentire di trascorrerlo in modo sereno.

E per passarlo nel modo sereno bisogna capire se si ci potrà ritrovare in famiglia, dato che sono moltissimi quelli che per lavoro vivono in regioni diverse da quelle della residenza. L’ultima idea è quella di consentire gli spostamenti anche tra regioni gialle soltanto ai residenti domiciliati altrove. I destinatari speciali di questa norma dovrebbero essere proprio i parenti stretti.
Potrebbe scattare anche una deroga sull’orario del ‘coprifuoco’ serale, dalle 22 alle 23, fatta eccezione per la vigilia di Natale e per la sera del 31 dicembre quando si potrebbe rientrare a casa entro l’una di notte. Tra le misure allo studio, spiega oggi il Corriere della Sera, i ristoranti aperti la sera (ma non durante le festività) nelle zone gialle e con tavoli per massimo 4 persone.
Niente vacanze, invece, sulla neve. Sempre Locatelli ha affermato che aprire le piste da sci è incompatibile con questi numeri.

Per quanto riguarda il capitolo scuole, non è ancora chiaro se ci saranno misure specifiche già dal prossimo Dpcm, ma Conte ha voluto precisare che il governo cercherà di “aprire le scuole prima di Natale, stiamo lavorando per questo”. L’Esecutivo potrebbe prevedere il rientro in presenza immediato almeno per le scuole medie: dunque, le lezioni in presenza potrebbero riprendere anche per seconda e terza media già da venerdì 4 dicembre. Non ci dovrebbero essere variazioni invece per le scuole superiori fino a fine anno: licei chiusi, quindi, almeno fino al 7 gennaio con Dad. Chiuse anche le università. 

 

 

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Fonte: https://www.scuolainforma.it/

 

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