Sulle presunte irregolarità che potrebbero minare la regolarità del concorso straordinario per la scuola secondaria è ormai in atto da settimane un vero e proprio scontro fra il Ministero e il senatore leghista Mario Pittoni.
Il tutto ha origine da alcune voci circolate nei social secondo le quali nella notte prima degli esami, alcune parole chiave avrebbero registrato un picco insolito di ricerche su Google; e – guarda caso – si tratterebbe di parole chiave legate ad argomenti delle prove di concorso del giorno dopo.
Il fatto dimostrerebbe che qualcuno già conosceva il testo di uno o più quesiti e si è documentato proprio poche ore prima della prova.
Il senatore della Lega ha raccolto le diverse segnalazioni e ha affidato ad un pool di tecnici l’analisi precisa dei dati.
Il Ministero per parte sua ha gettato acqua sul fuoco sostenendo che in realtà le ricerche sul web rientrerebbero nella assoluta normalità.
“Le prove si sono svolte nel pieno rispetto delle regole. Non c’è stata alcuna violazione informatica che possa aver causato fughe di notizie” ha chiarito nei giorni scorsi il Ministero.
Ma il senatore Pittoni non è affatto convinto e vuole andare a fondo della vicenda anche perché gli esperti che ha messo al lavoro sono riusciti a scovare la bellezza di una dozzina di anomalie.
Una selezione dei casi più significativi – annuncia Pittoni – è entrata nell’esposto presentato alla Procura della Repubblica con l’intento di ottenere una verifica approfondita di quanto realmente accaduto.
Vedremo se la Procura accerterà fatti rilevanti sotto il profilo penale o se deciderà di archiviare tutto: nel primo caso il futuro di questo concorso (e probabilmente anche dei prossimi) potrebbe essere irrimediabilmente segnato.
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