fbpx

Didattica a distanza, si potrà seguire senza consumare i giga: accordo Governo, Wind Tre, Vodafone, Tim

1095

Da oggi le studentesse e gli studenti potranno seguire la didattica a distanza senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari.

I ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, hanno invitato infatti i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto.

Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti…

La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Bonetti ha sottolineato che “l’impatto, anche economico, della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia è un nodo a cui le istituzioni devono una risposta fatta di soluzioni concrete. La sinergia raggiunta oggi con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio, che sono quelle più gravemente esposte al rischio di esclusione sociale e di povertà educativa. La priorità resta quella di garantire pari opportunità di accesso ad un diritto primario, l’istruzione, a tutte le studentesse e gli studenti del nostro Paese ed evitare con ogni sforzo gap educativi difficilmente colmabili per i nostri ragazzi”…

La Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Pisano ha ringraziato le società di telecomunicazioni “per aver risposto prontamente e positivamente all’invito rivolto loro dal Governo. Siamo chiamati ad affrontare sfide complesse come formare i nostri giovani con la didattica a distanza. Il modo più efficace per farlo – ha aggiunto – e anche quello più etico è di creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l’interesse della collettività”… – Per approfondire l’argomento, continua a leggere la più ampia news pubblicata il 17 novembre 2020, cliccando su  orizzontescuola.it (fonte notizia)

In questo articolo