CATANIA – Nell’ambito della querelle giudiziaria nazionale sorta per chiedere l’inserimento in graduatoria ad esaurimento dei Docenti diplomati magistrale ante 2001/2002, oggi si è svolta un’udienza dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, il cui esito era atteso da quei tantissimi diplomati “magistrale” che hanno deciso di affidarsi alla tutela dell’Associazione Nazionale Orizzonte Docenti. Come annunciato, la giornata di oggi doveva rivelarsi decisiva “perché –così come hanno già spiegato da Orizzonte Docenti- doveva essere celebrata l’udienza di merito, con pronuncia della sentenza di primo grado relativa ad un ricorso proposto da diverse centinaia di ricorrenti”. Per saperne di più e capire qual è la situazione attuale, lo abbiamo chiesto all’avvocato Marika Ballarino, responsabile dell’Ufficio Legale e Sindacale dell’Associazione Nazionale Orizzonte Docenti. “Oggi –conferma l’avvocato Ballarino– si è svolta un’importante udienza riguardante un folto numero di ricorrenti nostri associati, circa 700 persone, che attendono da anni la fine di questa lunga battaglia. Il Tar del Lazio ha trattenuto la causa per la decisione, ritenendo di non disporre rinvio in attesa della decisione di gennaio del Consiglio di Stato. Voglio precisare –aggiunge la responsabile dell’Ufficio Legale e Sindacale dell’Associazione Nazionale Orizzonte Docenti– che i nostri ricorrenti sono stati tra i primi ad iniziare questo percorso, nel lontano 2015, quando si era aperto uno spiraglio da parte della giurisprudenza amministrativa, la quale esponendosi prima in via cautelare, poi con provvedimenti di merito (anche passati in giudicato), ha consentito l’inserimento dei diplomati magistrale con titolo conseguito entro il 2001/2002 nelle graduatorie ad esaurimento. Grazie a ciò –sottolinea l’avvocato Ballarino– i ricorrenti inseriti nel predetto ricorso hanno subito ottenuto un provvedimento cautelare, con relativa ottemperanza a causa della mancata spontanea esecuzione da parte dell’amministrazione scolastica che gli ha consentito di essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, le cosiddette GAE”. Quindi, avete ben sperato? “Non per molto, perché dopo tale periodo in cui l’orientamento della giurisprudenza amministrativa era positivo, a seguito di contrasti giurisprudenziali, la questione per ben due volte è stata rimessa all’adunanza plenaria del Consiglio di Stato la quale ha mutato l’orientamento in senso negativo. Orbene, nel corso di questi anni –spiega l’avvocato Marika Ballarino– i nostri ricorrenti non solo hanno svolto servizio con incarichi di docenza annuali, ma hanno ottenuto i ruoli e hanno trovato pure una stabilità economica e sociale, per non parlare di una soddisfazione lavorativa che adesso rischia di essere messa in discussione dal TAR del Lazio, con la decisione che assumerà in queste ore”. Cosa dicono i circa 700 “ricorrenti” che si sono affidati all’Associazione Nazionale Orizzonte Docenti per dirimere tale questione? “Mi sento costantemente, e anche personalmente, con molti di loro, i quali mi espongono le loro incertezze e le loro preoccupazioni legittime, condannando uno Stato che prima li ha ‘usati’ per colmare le carenze in organico… ormai note nel mondo della scuola… e poi li ha traditi, lasciandoli da soli ad affrontare tutto questo”. Cosa si sente di dire a loro? “Voglio ribadire con forza che noi, come Associazione Nazionale Orizzonte Docenti, non li lasceremo mai soli, continuando la nostra battaglia in tutte le sedi opportune. E aspettandoci una sentenza non positiva, siamo già al lavoro nel predisporre tutta la documentazione eventualmente necessaria per poter avviare immediatamente una conseguente impugnazione al Consiglio di Stato. E non appena sarà noto l’esito –conclude l’avvocato Marika Ballarino, responsabile dell’Ufficio Legale e Sindacale dell’Associazione Nazionale Orizzonte Docenti- esso verrà comunicato tempestivamente ai circa settecento ricorrenti che si sono affidati a noi”. Salvo Cona