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“I concorsi non partiranno! Stabilizzare tramite corsi di abilitazione” a dirlo è Fioramonti

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I concorsi non partiranno: questa la sintesi del pensiero dell’ex Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che sulla propria pagina Facebook critica duramente le scelte fatte dal Governo in questi mesi, con le fallimentari gps e la “supplentite” continua. I corsi per lui non andavano avviati e bisognava sostituirli con un corso di abilitazione.

“Errare è umano, perseverare è diabolico. Serve un tavolo urgente per il reclutamento – scrive l’ex Ministro – Come era stato ampiamente previsto, il concorso straordinario per la Scuola è stato sospeso dopo neanche due settimane dall’inizio delle prove. Quello ordinario, invece, non comincerà neppure. Anche le GPS hanno prodotto scarsi risultati (dopo essersi caratterizzate per una gestione caotica a cavallo dell’estate), generando ulteriori paradossi.
Per esempio, ai docenti iscritti in GPS è stato vietato di partecipare alle ‘messe a disposizione’ (MAD), con la conseguenza che a docenti formati sono stati spesso preferiti supplenti senza alcuna abilitazione o specializzazione. Quando il Ministero è corso ai ripari con una circolare che riammetteva gli iscritti alle GPS nelle MAD, la frittata era fatta, con tante cattedre assegnate a docenti senza formazione particolare, con buona pace del tanto sbandierato merito e della qualità della didattica. Già da Ministro avevo evidenziato il dramma della supplentite ed il rischio che si superasse ogni record nel precariato scolastico, che diventa completamente insostenibile in questa fase emergenziale, soprattutto con il ritorno alla didattica a distanza.

Per Fioramonti la soluzione và ricercata in un corso di specializzazione: “Occorre anche un tavolo politico sul reclutamento, che dovrà lavorare sulla stabilizzazione dei precari e sul nuovo percorso di abilitazione da me avviato nel 2019, oltre ad affrontare la questione degli specializzati sul sostegno (la cui soluzione è stata promessa dal Governo già in questa Legge di Bilancio). Questo tavolo, in cui coinvolgere almeno i responsabili scuola delle forze di maggioranza, è ormai urgentissimo, altrimenti rischiamo di arrivare impreparati pure il prossimo anno. E non possiamo più permettercelo”.

Se davvero i concorsi non partiranno più c’è il concreto rischio di trovare anche il prossimo anno docenti senza cattedra fissa, con conseguenze negative anche per la continuità didattica degli alunni. Oltre ai docenti di ruolo c’è pure la questione dei docenti di sostegno. Tutto tace ancora infatti sul recupero delle prove scritte del tfa sostegno di alcune Università, che a questo punto per quest’anno rischia di saltare completamente.

 

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Fonte: Orizzonte Scuola

 

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