Rischi per il docente in classe: come evitare il contagio.
Chi, dopo il nuovo Dpcm, è rimasto a fare dad da casa non ha di questi problemi, ma i docenti che invece continuano a farla in presenza sono esposti a rischi maggiori. I ragazzi delle prime medie, elementari o infanzia sono tra l’altro quelli che più hanno bisogno di muoversi e ricercare il contatto con il docente.
Mascherine e distanziamento possono anche non bastare per difenderci dal contagio del covid 19 e la classe, come tutti gli spazi chiusi, è un luogo a rischio, ma è possibile minimizzare il pericolo contagio se si effettuano delle semplici accortezze.
Una delle regole fondamentali in questi casi è ricordarsi di areare la stanza in cui ci troviamo, che sia il nostro ufficio, un’aula scolastica o un negozio. Va da sé che i luoghi in cui siamo più esposti al contagio sono quelli di dimensioni ridotte e con una scarsa (se non assente areazione), ma nella maggior parte dei casi ci si può difendere dal virus abbastanza agevolmente, come spiega al “Corriere della Sera” Giorgio Buonanno, professore ordinario di Fisica tecnica ambientale: “In un’aula scolastica di medie dimensioni è possibile ricambiare completamente l’aria aprendo le finestre (areazione) in 10-20 minuti”.
Con l’arrivo della stagione fredda però questo non è sempre fattibile. A tal proposito il docente consiglia di aleare con impianti di ventilazione meccanica controllata e nel caso di ricircolo è consigliato l’utilizzo di filtri HEPA. Nel caso in cui l’impianto di ventilazione sia assente può optare per purificatori d’aria portatili mobili.
Altra accortezza per evitare rischi per il docente in classe è quella di parlare con un tono di voce non alto. Un qualcosa che per i docenti (tra l’altro già limitati con la mascherina) non è sempre possibile. Sta di fatto però che un’aula in cui c’è silenzio o si usa un tono di voce basso è molto più sicura rispetto ad una situazione in cui tutti parlano ad alta voce. Il quotidiano spagnolo “El Pais” spiega che in un’ora, una persona che grida emette una quantità di aerosol infettivi 50 volte superiore rispetto ad una situazione di silenzio.
C’è poi un fattore legato all’igienizzazione. I docenti per la loro sicurezza sono invitati a disinfettarsi spesso le mani durante la giornata lavorativa, in un comportamento che va ripetuto soprattutto quando vengono in contatto con oggetti legati all’attività didattica o dopo aver usufruito dei servizi igienici scolastici.
E per gli insegnanti di educazione fisica?
Il Comitato tecnico scientifico ha dichiarato che le attività motorie richiedono un distanziamento adeguato per i singoli alunni e che questi non dovranno indossare la mascherina, che è incompatibile con lo sforzo fisico prolungato. Quindi, le palestre vanno utilizzate evitando gli assembramenti. E’ preferibile stabilire dei turni di accesso. Meglio comunque le attività all’aperto.
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Fonte: Orizzontescuola