Il Dpcm del 3 novembre divide l’Italia in diverse zone, alcune misure sono valide sull’intero territorio, altre sono specifiche per le aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto, altre ancora per le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto. Le misure entreranno in vigore da venerdì 6 novembre. Le regioni che rientrano nelle diverse aree sono state fornite dal Primo Ministro in diretta. Scarica l’ordinanza
Zone caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto (ARANCIONI)
SICILIA E PUGLIA : Queste aree devono sempre essere individuate con apposita ordinanza del Ministro della Salute. Per la scuola sono valide le stesse misure previste a livello nazionale. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Chiusura dei bar e ristoranti sette giorni su sette. Chiusi musei e mostre.
Misure scuola valide sull’intero territorio nazionale (zone GIALLE)
ABRUZZO, CAMPANIA, BASILICATA, EMILIA ROMAGNA, FRIULI VENEZIA GIULIA, LAZIO, LIGURIA, MARCHE, MOLISE, PROVINCIA DI TRENTO E BOLZANO, SARDEGNA TOSCANA, UMBRIA, VENETO : Didattica a distanza al 100% superiori – Permane la possibilità di svolgere attività in presenza per l’uso dei laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e, in generale, con bisogni educativi speciali. Infanzia, primaria, secondaria primo grado – Resta in presenza. Mascherina obbligatoria anche al banco – Uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Riunioni collegiali – Solo a distanza. Viaggi di istruzione – Sono sospesi.
Zone caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (ROSSE)
LOMBARDIA, PIEMONTE, CALABRIA, VALLE D’AOSTA : Queste aree devono sempre essere individuate con apposita ordinanza del Ministro della Salute. Restano in presenza la scuola dell’infanzia, i servizi educativi per l’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali. Le disposizioni del Decreto sono efficaci fino al 3 dicembre 2020. E’ vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio Comune in qualsiasi orario…– continua a leggere la più ampia news pubblicata il 4 novembre 2020, cliccando su orizzontescuola.it (fonte notizia)