Con il ritorno della didattica a distanza, i docenti si trovano a lavorare in media davanti al computer almeno 30 ore alla settimana. Una stima che deriva dal fatto che gli insegnanti svolgono in modalità digitale le riunioni, i colloqui a distanza con le famiglie, e le lezioni – oltre ai compiti funzionali all’insegnamento.
Il videoterminalista
Secondo la normativa sulla sicurezza, ai docenti si possono considerare alla stregua dei videoterminalisti, ovvero di quei lavoratori che svolgono la propria attività usando abitualmente un’attrezzatura dotata di videoterminale, ivi compresi i portatili, per almeno venti ore a settimana.
Quali rischi per la salute sono legati all’uso prolungato del computer?
Tante ore passate seduti davanti a un PC possono procurare disturbi muscolo-scheletrici – che possono provocare conseguenze al tratto lombo-sacrale del rachide, al collo, alla spalla, all’avambraccio ed al polso – ed alla vista – come l’astenopia, che ha come conseguenza il bruciore agli occhi, la lacrimazione agli occhi, la visione annebbiata/sdoppiata, la stanchezza alla lettura e l’emicrania.
Le pause dal computer
Il decreto legislativo 81/2008 stabilisce che i videoterminalisti, in assenza di disposizioni contrattuali specifiche, abbiano diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 120 minuti passati davanti ad un videoterminale. E questa pausa deve rientrare, a tutti gli effetti, nell’orario lavorativo.