Scuole chiuse e famiglie in crisi. Si ripete di nuovo lo scenario più temuto dai genitori, se le scuole chiudono cosa cambierà per i genitori? E’ ancora possibile ricorrere allo smartworking? Da quando avremo i figli a casa con la didattica a distanza? Il nuovo DPCM dovrebbe arrivare a breve, vediamo allora cosa ci aspetta…
Le regioni reclamano a gran voce potere decisionale per la chiusura delle scuole, è partito un braccio di ferro che si concluderà probabilmente nelle prossime ora con decisioni ancora più restrittive e che potrebbero contemplare le scuole chiuse. La curva dei contagi, dice Speranza, ministro della Salute, è fuori controllo. Le attuali misure preventive sembrano funzionare poco o niente. Le scuole, sotto il mirino da mesi, sembra stiano per cadere sotto gli attacchi di chi le vuole chiuse per maggiore sicurezza ed incolumità di tutti.
Ma siamo sicuri che la soluzione di chiudere le scuole sia così efficace e necessaria? Ma soprattutto quali saranno le conseguenze per i genitori e gli studenti che tra DAD e DID iniziano a vacillare. Cerchiamo di far luce sulla reale situazione e su come stanno reagendo le regioni italiane…
Diverse regioni italiane hanno già provveduto alla chiusura totale delle scuole. Prima fra tutte la Campania che già di diverse settimane, nonostante proteste e sit-in in regione, ha chiuso le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle dell’infanzia…
Con le scuole chiuse, si registra una sicura impennata di ricorsi a cassa integrazione, permessi e congedi straordinari ed un ritorno allo smartworking.
Come è regolarizzata la posizione lavorativa dei genitori con figli under 14 costretti a casa per via delle scuole chiuse?…
Il nuovo DPCM è previsto in firma per il 3 novembre, con ogni probabilità riguarderà anche il contezioso delle scuole chiuse. Come accennato la direzione è quella di concedere potere decisionale alle regioni per evitare un blocco della didattica a livello nazionale.
Secondo le anticipazioni verrà introdotto il blocco degli spostamenti tra le regioni – ad eccezione degli spostamenti per motivi di salute, lavoro e domicilio – ed è al vaglio la proposta di istituire un coprifuoco serale dalle 18 o dalle 21.
Secondo le anticipazioni è in discussione la totale chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nelle regioni in cui l’indice RT di diffusione del virus è superiore all’1,5%. Si aggiungerebbero a queste le aree metropolitane a rischio come Torino, Milano e Roma….
– Per leggere il più ampio articolo pubblicato il 2 novembre 2020, cliccare su trend-online.com (fonte notizia)