Nei prossimi giorni i ragazzi delle superiori potrebbero non tornare in classe in tutte le regioni, mentre per gli altri ordini di scuola a fare da discriminante sarà l’indice di Rt di diffusione del virus. Sono queste le ultime indiscrezioni emerse nelle ultime ore di incontri a Palazzo Chigi in vista del nuovo Dpcm che dovrebbe arrivare entro martedì. Ma sta prendendo piede l’ipotesi dell’inserimento della didattica a distanza al 100% a partire dalla seconda media, con l’obbligo di mascherina sempre durante le lezioni in presenza per elementari e prima media…
Il nodo della didattica a distanza a partire dalla seconda media resta ancora da sciogliere. Ed è strettamente legato ad un altro tema sul quale si sta discutendo molto in queste ore: se e quanto lasciare margine decisionale alle Regioni.
La decisione sulla chiusura potrebbe essere nazionale per le superiori, a prescindere dall’ indice Rt ma per gli altri ordini di scuola (infanzia compresa) il parametro di diffusione del virus diventerebbe decisivo: sopra una certa soglia (si ipotizza l’1,5%) scatterebbe la chiusura per tutti gli istituti.
Tra le Regioni interessate la Lombardia, il Piemonte, la Campania, la Liguria, l’Umbria, la Puglia (o porzioni di questi territori). In bilico Sicilia e Calabria. Le zone rosse potranno essere istituite anche a livello di aree metropolitane, Torino e Milano sono quelle a maggior rischio chiusura….
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