Sigg. Presidente del Consiglio e Signori Ministri,
Siamo la Feder.Ata, Sindacato nato per tutelare il personale amministrativo tecnico ed ausiliario statale. Il momento è grave, dobbiamo essere uniti per scongiurare il peggio, ma, dopo aver sentito e letto da tempo e in ogni dove i ringraziamenti ai soli docenti fatti dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, come, ad esempio, “Grazie a loro ed insieme a loro stiamo affrontando questo periodo difficile… “I dati ci dicono che, ancora una volta, stanno facendo un ottimo lavoro”, del Premier Conte e di tantissimi altri di voi, ci sentiamo in dovere di fare alcune amare precisazioni:
– Chi pulisce e sanifica ogni locale scolastico e i nuovi eventuali spazi ricavati all’interno o all’esterno delle scuole, effettuando una maniacale sanificazione preventiva, iniziale e straordinaria, addirittura prima e dopo il consumo del pasto in classe nei deprecati casi di indisponibilità delle mense? Gli ATA.
– Chi si occupa solitamente di un alunno che presenta sintomi riconducibili al coronavirus? Gli ATA.
– Chi effettua un valido servizio di vigilanza, sia agli ingressi che nelle aule e nei vari locali scolastici, anche in caso di orari differenziati di entrata e uscita? Gli ATA.
– Chi partecipa attivamente all’applicazione delle misure di contenimento del contagio da covid-19 supportando i docenti? Gli ATA.
– Chi ha lavorato tutta l’estate a pieno regime e spesso con organico ridotto per tentare di assicurare il regolare avvio del nuovo anno scolastico rinunciando a volte anche alle più che meritate e dovute ferie dopo un anno infernale? Gli ATA.
– Chi ha gestito e sta gestendo tutte le procedure relative alle graduatorie docenti e ATA con relative molteplici individuazioni convocazioni nomine stipula contratti visto il numero altissimo di supplenti? Gli ATA.
– Chi sta occupandosi delle nomine “covid-19”, che presuppongono notevoli passaggi sia amministrativi che contabili? Gli ATA.
– Chi si sta occupando dei controlli più approfonditi sulle dichiarazioni dei docenti iscritti alle GPS all’atto della prima nomina? Gli ATA.
– Chi ha provveduto e provvede anche con grosse difficoltà, all’acquisto di tutti i dispositivi di protezione e sicurezza per il personale e per gli alunni? Gli ATA.
– Chi ha sempre informato tranquillizzato e supportato in ogni modo con competenza e pacatezza i genitori allarmati? Gli ATA.
– Chi ha tenuto i rapporti con gli Enti locali e si è districato fra mille richieste indagini e statistiche? Gli ATA.
– Chi ha diramato continuamente centinaia di circolari e decreti ministeriali relativi al coronavirus ai genitori e a tutto il personale? Gli ATA.
– Chi si è occupato e si occupa di gestire i vari laboratori sia in piena pandemia che ora? Gli ATA.
– Chi ha sempre collaborato e collabora tuttora validamente e incessantemente con insegnanti e dirigenti e non solo nei laboratori? Gli ATA.
– Chi ha garantito un validissimo supporto ai docenti per la didattica a distanza? Gli ATA.
– Chi ha lavorato in Smart working fra mille difficoltà e con pochi mezzi per fare in modo che la scuola non si fermasse? Gli ATA.
– Chi ha effettuato e tuttora effettua turni massacranti e continui straordinari per poter garantire servizi all’utenza ed espletamento innumerevoli pratiche anche non di loro competenza, poiché gli organici non sono ancora a norma? Gli ATA.
E non diteci che tutti questi lavori rientrano completamente e totalmente nelle mansioni di una carriera meramente esecutiva come quella degli ATA, rimasta purtroppo tale, sia giuridicamente che economicamente, da più di 40 anni ormai.
Potremmo continuare all’infinito ad elencare tutto ciò che il personale amministrativo tecnico ed ausiliario ha sempre fatto e continua a fare con efficienza ed abnegazione per sopperire alle tante mancanze del sistema, ma la sostanza è che si sente offeso da questa dimenticanza, voluta o meno; per cui quando tutti voi ringraziate i soli insegnanti o ignorate come realmente sia la situazione nelle scuole o deliberatamente considerate questo personale un “fardello inutile da scaricare” anziché un valore aggiunto per l’intera comunità scolastica.
Però senza il loro contributo silenzioso ma indispensabile la scuola statale si sarebbe forse già fermata, nonostante “l’ottimo lavoro” dei docenti.
Pertanto chiediamo con fermezza che venga considerato anche l’apporto degli ATA e che tutta l’opinione pubblica ne sia informata, in quanto il loro lavoro è sempre stato, ma ora ancor di più, essenziale per garantire efficacemente la sicurezza nelle scuole, soprattutto a seguito della pandemia da covid 19.
Da parte nostra abbiamo deciso di istituire nel 2021, coronavirus permettendo, la Giornata Nazionale del personale amministrativo tecnico ausiliario, come c’è quella mondiale degli insegnanti e come ce ne sono tante altre per mille motivi, perché finalmente tutti i colleghi possano essere orgogliosi di quanto da loro sempre fatto, anche e soprattutto in questo ultimo periodo di emergenza pandemica.
Pretendiamo anche che vengano finalmente e urgentemente apportate le dovute modifiche giuridiche ed economiche ai profili professionali, perché gli stipendi di questa categoria sono talmente bassi (mediamente poco più di 1000 euro al mese a inizio carriera) da essere praticamente paragonabili a certe indennità di disoccupazione; il grave squilibrio di retribuzioni, rispetto ad altri settori della Pubblica Amministrazione, è una vergogna tutta Italiana, perché la situazione lavorativa è drasticamente cambiata e aumentata in questi ultimi anni, ma le retribuzioni sono sempre ancorate al mero livello esecutivo; anche la recente defiscalizzazione della busta paga si è rivelata l’ennesima presa in giro producendo in linea di massima una media di 20 euro mensili in più.
Inoltre questi solerti impiegati statali si ritrovano in prima linea, con lavori responsabilità e pericoli per la salute aumentati con il rischio di contrarre il Covid, ma senza alcuna indennità nel cedolino dello stipendio. Oltretutto in questo difficile periodo, con l’aumento esponenziale dei contagi, sembra veramente un azzardo, oltre che un aumento ulteriore di lavoro sulle spalle degli ATA, l’aver deciso di far svolgere le prove del concorso nelle scuole, mettendo inoltre a repentaglio la salute di tutto il personale e degli alunni.
Purtroppo per tutti voi politici, di qualunque appartenenza siate, ci sono sempre stati e sempre ci saranno problemi economici per poter adeguare gli stipendi e gli organici degli ATA, ma stranamente trovate sempre risorse per altre categorie.
Facciamo però presente che Il personale “non docente” come continua ad essere definito da alcuni di voi e da certi dirigenti del Ministero, esiste ed è necessario, al pari dei docenti, per combattere questa pandemia e fare in modo che la scuola continui ad essere un bene prezioso non solo per gli alunni ma per tutti gli italiani.
La nota diramata dall’Ufficio stampa della Feder.ATA (Prot. 400 del 30/10/2020) è stata indirizzata ed inviata ai seguenti destinatari:
Al Presidente del Consiglio, Prof. Giuseppe Conte, e ai Signori Ministri
Al Ministro dell’Istruzione On. Lucia Azzolina
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Nunzia Catalfo
Al Ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione On. Fabiana Dadone
Al Ministro dell’Economia e Finanze Prof. Roberto Gualtieri
Al Ministro della Salute On. Roberto Speranza
Ai Membri delle Commissioni Istruzione della Camera e del Senato
e p.c. Ai Mass Media
Ai Colleghi ATA Loro Sedi