“La scuola non è fonte di casi positivi e focolai. I contagi non si sono sviluppati in classe ma nell’ambiente esterno. È il luogo più sicuro” dice il pediatra del Bambin Gesù membro del Comitato Tecnico Scientifico –
“Solo se si decidesse di chiudere tutto la scuola dovrebbe essere sacrificata. Ma se si continuasse a procedere per gradi sarebbe l’ultima a dover piegarsi al lockdown”. Lo dice Alberto Villani, pediatra del Bambino Gesù e componente del Cts (comitato tecnico scientifico) in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “La scuola – spiega – non è fonte di casi positivi e focolai. I contagi non si sono sviluppati in classe ma nell’ambiente esterno. È il luogo più sicuro, qui le regole sono pienamente rispettate perché c’è chi è preposto a farle rispettare.
– Per approfondire l’argomento segnalato nel sommario e introdotto nell’incipit, consigliamo di leggere il più ampio articolo pubblicato il 01 novembre 2020, cliccando sul seguente link => rainews.it (fonte notizia)