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Daniele Novara: «Scuole chiuse, a rischio la salute mentale di bambini e adolescenti»

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Appello al governo perché tenga aperte le scuole: «La didattica a distanza che pretende di replicare la scuola dei voti non è la soluzione» 

Trovo irresponsabile il pensiero che si possa affrontare la nuova ondata di contagi in Italia chiudendo le scuole. Trovo irresponsabile che non si considerino le inevitabili conseguenze che questa chiusura avrebbe sui bambini e sui ragazzi: sul loro stato mentale, sulla loro possibilità di una crescita adeguata, sui danni che la mancanza della scuola può creare sul loro sviluppo. Trovo l’iniziativa della Regione Campania e della Regione Puglia assolutamente ingiustificata, segnale preoccupante di un metodo di gestione delle istituzioni basato su una sorta di fai-da-te populistico, senza un necessario confronto con i dati reali. Dati che parlano chiaro: la scuola è oggi il luogo di maggior sicurezza nella prevenzione sanitaria e patologica, dove gli indici di contagio sono bassissimi e quelli di malattia praticamente inesistenti. I dati ci dicono che vanno protette le categorie a rischio, in particolar modo le persone anziane, soprattutto quelle che già presentano gravi patologie. Occorre quindi monitorare con attenzione le strutture che le ospitano, non certo pensare di svuotare le scuole lasciando una generazione in balìa del vuoto e del nulla con l’alibi della DAD che non è vera scuola, ma un succedaneo indispensabile se veramente si rendesse inevitabile la chiusura delle scuole – che non è, in realtà, necessaria…

– Per approfondire l’argomento segnalato nel sommario e introdotto nell’incipit, consigliamo di leggere il più ampio articolo pubblicato il 30 ottobre 2020, cliccando sul seguente link => corriere.it (fonte notizia)

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