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Nelle scuole siciliane con “Igiene insieme” si imparano le buone pratiche anti-Covid

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CATANIA – Allo scopo di contribuire a garantire un rientro a scuola il più sicuro possibile, è nato il progetto “Igiene Insieme”, realizzato da Napisan con la supervisione scientifica della scuola di specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Vita-Salute “San Raffaele” di Milano. Tale progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare ed educare i bambini, i genitori e pure gli insegnanti ad assumere tutti quei comportamenti igienici “corretti”, sia in termini di cura di sé e sia in termini di responsabilità sociale, in un momento estremamente delicato per la nostra società. E in Sicilia sono centinaia le scuole che hanno deciso di aderire al programma “Igiene Insieme” che, ricordiamo ancora, promuove buone pratiche di igiene per bambini, genitori ed insegnanti. Le scuole sono: 89 a Palermo, 86 a Catania, 51 a Messina, 35 a Trapani e Siracusa, 30 ad Agrigento, 22 a Ragusa, 19 a Caltanissetta e 12 a Enna. Dopo una prima fase che ha visto l’organizzazione di laboratori online per bambini e webinar per quasi 5.000 insegnanti, con l’apertura delle scuole, il progetto vede ora una seconda e ancora più concreta fase attraverso il coinvolgimento diretto di oltre 5.000 scuole su tutto il territorio nazionale. Gli istituti scolastici coinvolti –le iscrizioni sono ancora aperte sul sito www.igieneinsieme.it– riceveranno materiale didattico e informativo sulle corrette pratiche d’igiene e kit per l’igienizzazione, grazie a una donazione superiore a 1.5 milioni di euro. Infine, per gli insegnanti vi sarà la possibilità di partecipare ad un corso di formazione (sviluppato anche questo con la consulenza scientifica dell’Università “San Raffaele” di Milano) riconosciuto dal M.I.U.R. per l’assolvimento dell’obbligo formativo. Enrico Marchelli, Amministratore delegato di RB Hygiene Italia, spiega che si tratta di “una grande risposta dal territorio per un progetto di grande valore, che mira ad aiutare, sensibilizzare e supportare direttamente bambini, genitori ed insegnanti in un percorso di educazione alla salute e di responsabilità in un momento così delicato per la nostra società… E il nostro orgoglio è quello di aver portato questo progetto fuori dalle grandi metropoli, arrivando a stimolare e interessare presidi e insegnanti anche nelle province più piccole, troppe volte dimenticate dalle grandi compagnie”.   Salvo Cona

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