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ULTIM’ORA. In Sicilia “Didattica in presenza solo in casi particolari e non oltre il 25%”. L’assessore Lagalla parla anche di Didattica a distanza

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PALERMO – L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, fa sapere che «per garantire la continuità didattica a tutti gli studenti degli istituti superiori, ad oggi in D.A.D. al cento per cento, come da ultima ordinanza regionale, i Dirigenti scolastici che rilevino la presenza di situazioni di particolare disagio per alcuni allievi od oggettive difficoltà organizzative, potranno consentire un ritorno alla didattica in presenza fino al limite del 25 per cento». la dichiarazione è stata resa nota durante la riunione della task-force regionale e riportata anche in una circolare inviata ieri sera ai Dirigenti scolastici della Sicilia, per il tramite dell’Ufficio Scolastico Regionale. Attraverso una circolare del 26 ottobre 2020, il Dipartimento regionale della Protezione Civile (come soggetto attuatore delle ordinanze presidenziali in materia di contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19), in raccordo al recente D.P.C.M. che stabilisce per le scuole superiori l’adozione della D.A.D. solo pari al 75% delle attività, ha introdotto alcune indicazioni integrative rispetto all’ordinanza regionale. A quanto pare, la Regione Siciliana affida ai Dirigenti scolastici la facoltà di gestire un parziale e limitato ritorno all’espletamento delle attività didattiche in presenza, per garantire la prosecuzione del processo formativo a soggetti disabili o in condizione di particolare disagio socio-economico, ovvero per superare difficoltà organizzative dei singoli istituti. «È intendimento del governo regionale – dichiara l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla- che l’azione formativa possa procedere in condizioni di massima sicurezza sanitaria, al fine di contenere la diffusione del contagio da Covid-19 e limitare l’esposizione della popolazione studentesca a situazioni di possibile rischio, connesse in particolare alla mobilità giornaliera ed alla coralità dei momenti che precedono e seguono l’attività didattica… Ringrazio i Dirigenti scolastici che, come sempre, dialogando proficuamente con le istituzioni, agevolano il superamento delle tante difficoltà connesse all’attuale pandemia e, con loro, tutti i Docenti che, in queste ore, rinnovano il proprio impegno, con instancabile spirito di servizio. Confido, comunque, che, auspicabilmente superata l’attuale fase di criticità sanitaria, anche gli istituti superiori possano recuperare a pieno la dimensione partecipativa e coinvolgente della didattica in presenza». Dunque, pur confortato dal positivo avviamento della D.A.D. da parte degli istituti superiori della Sicilia, il governo Musumeci intende preservare la continuità del processo educativo dal possibile isolamento o dall’eventuale esclusione dalle attività scolastiche di soggetti con particolari bisogni educativi o in condizione di particolare disagio, a causa di oggettive difficoltà di ordine personale o familiare, tali da impedire la fruizione a distanza delle lezioni. Pertanto, limitatamente alle suddette circostanze e con il limite del 25%, come da D.P.C.M., è stato deciso di consentire il ricorso alla didattica tradizionale, pur sempre in presenza di motivate situazioni.   Salvo Cona

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