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Bozza nuovo Dpcm: DAD al 75%, stop ai concorsi

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Da qualche ora sta circolando in rete la bozza del nuovo dpcm, alla quale il Governo sta lavorando urgentemente dopo la nuova impennata di contagi registrata questa settimana.
Le nuove misure anti-Covid dovrebbero entrare in vigore da domani, domenica 25 ottobre.
Rispetto al dcpm di domenica scorsa, che non prevedeva grossi cambiamenti per la scuola, quest’ultimo presenterà invece delle novità importanti: l’uniformità a livello nazionale della didattica a distanza per le scuole di secondo grado e lo stop ai concorsi pubblici.

In base alla bozza nuovo dpcm che dovrà essere sottoposta agli esperti del Cts le scuole superiori adotteranno una Dad al 75% delle attività e un 25% in presenza. Per gli alunni di elementari e medie non cambia invece nulla: per loro è confermata la didattica in presenza.

Un’ipotesi che non è piaciuta all’Associazione dei presidi, che rivendica l’autonomia delle singole scuole: «Le soluzioni rigide non sono funzionali. Devono essere i singoli istituti a decidere – afferma il Presidente Antonello Gianelli – Non si può imporre dall’esterno una percentuale rigida come il 75% in Dad perché questo non corrisponde alle esigenze dei singoli bacini di utenza. La situazione di una grande città è immensamente diversa da quella di un’area rurale. Mi auguro che la scuola possa far salvi gli insegnamenti laboratoriali che devono essere lasciati in presenza».

Altra novità del Decreto sarà, come abbiamo detto, lo stop ai concorsi pubblici e privati, ad eccezione dei concorsi per il personale sanitario e di quelli per il personale della protezione civile. Anche questo discorso riguarda il mondo scuola visto che da giorno 22 è partito il concorso straordinario ed entro fine anno si dovrebbero svolgere anche quello ordinario e le prove scritte e orali del V ciclo del TFA Sostegno nelle Università dove non si sono ancora svolti.

Riguardo lo straordinario non dovrebbero esserci problemi e si dovrebbe completare la selezione come da programma, poiché la bozza parla di bloccare tutti i concorsi pubblici, ad eccezione di quelli già avviati e che rispettino un protocollo concordato con le autorità sanitarie. E questo sembra essere il caso dello straordinario e del V ciclo del TFA.

Dubbi invece per quanto riguardo quello ordinario, non ancora partito, a meno che si decida di procedere per la valutazione per soli titoli o in maniera telematica.
Il decreto prevede infatti la sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica. Dunque a meno che la Azzolina non torni indietro sui suoi passi (si è sempre dichiarata contraria al concorso per soli titoli o con la procedura on line) il concorso ordinario slitterà quasi sicuramente al 2021.

Secondo le indiscrezioni le nuove misure potrebbero restare in vigore fino al 30 novembre.

 

Fonte:
https://www.corriere.it/

 

 

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