Concorso straordinario, primo giorno di prove: il resoconto.
Un concorso straordinario iniziato dopo settimane di polemiche, causate dalla scelta della Azzolina di far partire le prove nonostante l’aumento dei contagi. I sindacati avevano chiesto un concorso per titoli, ma alla fine l’ha spuntata il Governo ed ecco che ieri si sono presentati i primi 1.600 candidati, suddivisi in 171 aule distribuite su tutto il territorio nazionale.
“Era meglio rinviare tutto a periodi migliori, spostandomi da una regione all’altra con i mezzi pubblici in questo periodo sto mettendo a rischio la salute mia e quella dei miei familiari”, dichiara qualche docente sui social. Qualcuno invece non parteciperà non per la paura, ma perché costretto in quarantena: “Io ho sono positiva al covid. Non posso partecipare e non sono previste prove suppletive. Un grazie alla Azzolina che con questa scriteriata scelta ha praticamente tagliato fuori migliaia di insegnanti. Le preselettive che non sono state previste le hanno fatte svolgere dal covid”.
Ma nonostante questa paura e la quarantena, l’affluenza del primo giorno di prove è stata buona, con l’88,6% di candidati che si sono seduti in aula sul totale previsto ed una percentuale di rinunce in linea con altri concorsi (solo il 12%).
Per avere più chiaro però il quadro complessivo delle rinunce bisognerà attendere il 16 Novembre, ultimo giorno di prove, visto che il concorso è stato scaglionato in più giornate in base alle classi di concorso e si concluderà proprio in quella data. Dunque le percentuali non sono esaustive.
Nel frattempo è caccia alla tracce delle prove che sono state somministrate ieri da parte dei candidati che sosterranno il test nei prossimi giorni. Il Ministero non le ha ancora diffuse, ma attraverso i social è possibile reperire qualche scarna informazione.
Molti candidati affermano che l’impostazione fosse simile a quella del concorso 2016, che le metodologie didattiche non avessero quesiti a parte, ma che vadano inserite nella traccia proposta.
Si tratterebbe di “5 moduli didattici”, con argomenti specifici per ogni disciplina, per i quali indicare competenze già acquisite, nuove competenze da raggiungere, strategie di intervento.
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