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Didattica a distanza: ecco in quale regioni si farà

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La Didattica a distanza ritorna in varie regioni d’Italia. L’espandersi dei contagi sta portando molti Presidenti di Regione a sospendere le attività didattiche in presenza per le scuole superiori.
In particolare le misure restrittive nelle scuole riguardano al momento cinque regioni: Lombardia, Piemonte, Lazio, Liguria e Campania.

Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo in queste regioni:

La Campania è stata la prima a sospendere le attività didattiche in presenza. Lunedì dovrebbero ricominciare nelle scuole primarie, ma ci sono forti dubbi per il rialzo dei contagi. Ci sarà prima infatti un’ulteriore verifica sull’andamento dei contagi registrato nel personale scolastico e negli alunni. “Le Asl – ha detto con preoccupazione l’assessore all’istruzione Lucia Fortini – hanno portato dati per niente incoraggianti sui contagi a scuola”. Partono invece subito progetti finalizzati alla didattica in presenza per i bambini autistici e/o con disabilità.

La Lombardia, con ordinanza 623 del 21 ottobre, ha deciso di far partire da lunedì 26 Ottobre la didattica a distanza per tutti gli studenti delle classi superiori di secondo grado, con la raccomandazione per gli altri istituti “di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile, per lo svolgimento della didattica a distanza“. Previsto anche tre settimane di coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino con i centri commerciali chiusi nel fine settimana.

Sempre da lunedì 26 Ottobre didattica a distanza anche nel Lazio, per i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte delle superiori (al 50%) e all’Università (al 75%). Il coprifuoco sarà attivo dalle 24 alle 5 del mattino.

Il Piemonte ha introdotto l’obbligo per le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado, di seguire per almeno il 50% dei giorni la didattica digitale a distanza, in alternanza con la presenza in aula. “Le scuole – spiega il Presidente Cirio – avranno alcuni giorni per adeguarsi e predisporre una didattica a distanza alternata. Alleggeriremo del 50% la presenza degli studenti. La scuola è un luogo estremamente sicuro, ma la stessa sicurezza non sono in grado di garantirla i trasporti”.

In Liguria al via da lunedì 26 ottobre e fino al 13 novembre 2020 la didattica digitale integrata per una quota non inferiore al 50% in tutte le classi superiori (secondarie di secondo grado), statali e paritarie, in modalità alternata alla didattica in presenza, con l’esclusione delle classi prime di ogni tipologia di indirizzo e/o articolazione. È quanto prevede l’ordinanza firmata dal presidente Giovanni Toti, d’intesa con il ministro della Salute Speranza e anche con la Regione Piemonte. “Questo comporta un minor affollamento sui mezzi pubblici che misureremo già da lunedì – spiega Toti – anche al fine di scendere sotto il 50% di riempimento dei mezzi stessi e consente anche un minor affollamento in entrata e uscita dalle scuole”. L’ordinanza prevede che siano le Istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, ad individuare le misure che riterranno più idonee, tenuto conto dell’organico e del contesto organizzativo interno. La proporzionalità e adeguatezza delle misure adottate saranno garantite attraverso le previste riunioni periodiche del Tavolo regionale operativo. Rimane fermo, per gli alunni con disabilità, gli alunni con bisogni educativi speciali, gli alunni ricoverati presso strutture ospedaliere o in cura presso la propria abitazione e gli alunni frequentanti le scuole carcerarie, quanto previsto dalle “Linee guida per la didattica digitale integrata”, adottate con Decreto del ministro per l’Istruzione n. 80 del 7 agosto 2020″.

 

 

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Fonte: https://www.agi.it/

 

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