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Il docente in quarantena farà lezione a distanza: in arrivo la circolare

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Il docente in quarantena farà lezione a distanza: è questo quanto previsto dalla circolare del Miur in arrivo per ovviare al problema che si sta riscontrando in questi giorni sulla mancanza di insegnanti nelle classi perché costretti a rimanere in isolamento.

Con i contagi in aumento non sono solamente gli alunni ad essere affetti da covid, ma anche i docenti. Ci sono quelli che si ammalano e presentano sintomi e poi ci gli asintomatici, che in teoria potrebbero benissimo sostenere la lezione in presenza. Ma poiché il rischio di contagio è alto, l’insegnante che risulta positivo deve comunque rimanere a casa. Tutto a discapito della didattica.

La normativa è chiara: attualmente l’insegnante in quarantena, fino ad oggi, è stato considerato in malattia, quindi non fa lezione neanche da casa.

Ora, invece, si potrebbe cambiare. Alla base di questo c’è il decreto rilancio, da cui parte la circolare dell’Inps, per cui è previsto lo smartworking per i lavoratori del settore privato in quarantena. Per il pubblico impiego non era ancora stata specificata la forma idonea di lavoro agile, ma due giorni fa dal ministero della Funzione Pubblica è arrivata la circolare con cui vengono individuate le modalità di lavoro agile per le persone in quarantena anche nella pubblica amministrazione. Si tratta ovviamente di una quarantena di una persona in salute, che resta in isolamento quindi in forma preventiva, e non della quarantena necessaria per i pazienti positivi.

Recita il decreto del ministro per la Pubblica amministrazione: “Nei casi di quarantena con sorveglianza attiva o di isolamento domiciliare fiduciario, il lavoratore, che non si trovi comunque nella condizione di malattia certificata, svolge la propria attività in modalità agile”.
E proprio sulla base di questo decreto nei prossimi giorni arriverà anche il decreto per la scuola, dove si indicherà che, se in salute, il docente in quarantena lavorerà facendo DAD.

Una scelta condivisa da molti presidi. Antonello Giannelli, voce dell’Anp, dichiara: “La misura della quarantena ha natura precauzionale ed è finalizzata alla tutela della salute collettiva. Solo chi è affetto da patologia conclamata ha diritto di astenersi dall’obbligo di lavoro. Il Covid si manifesta spesso in forma asintomatica e in quest’ultimo caso non appare ragionevole il rifiuto della prestazione di lavoro che, peraltro, può essere erogata a distanza”.

Una circolare dunque condivisa, ma che aprirà il problema della sorveglianza degli alunni in classe, con il docente in quarantena collegato da casa. La strada indicata dal Ministero è l’uso delle compresenze o dell’organico potenziato o delle supplenze brevi (spezzoni orari).
Soluzioni tutte possibili, anche se in salita visto le difficoltà delle scuole ad avere organico sufficiente e a reperire i supplenti.

 

 

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Fonte: La Repubblica

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