La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ancora la centro di polemiche sulla gestione del concorso straordinario per la scuola: A sferrare l’attacco gli alleati di governo del Pd che chiedono che venga rinviato. Non è una novità, tra l’altro, che i Dem siano contrari all’esecuzione del concorsone in questo momento visto soprattutto l’alto rischio di contagio. L’attacco alla Azzolina dal fronte Pd arriva dalla responsabile scuola, Camilla Sgambato, che sottolinea come il momento non sia idoneo al concorso per gli insegnanti: “Siamo di fronte al riattivarsi drammatico dell’emergenza sanitaria e bisogna mettere al centro la sicurezza dei cittadini. Alcune regioni stanno in questi giorni decidendo di chiudere le scuole in via precauzionale. Pertanto lo svolgimento di concorsi in questa fase di aumenti esponenziali della curva del contagio da Covid, espone a rischi enormi non solo i partecipanti al concorso, ma anche il personale dei plessi scolastici che dovrebbero ospitarli per l’espletamento delle prove”. Un punto di vista quanto mai chiaro che invita inoltre a ricordare che “non si può non prendere atto che siamo di fronte alla stessa, se non peggiore, situazione di quando il concorso fu rinviato”. L’unica soluzione per la Sgambato è quella del rinvio e per questo invita il governo “ad una rapida riflessione in tal senso”.
Della stessa opinione anche un altro esponente di spicco del Pd, Matteo Orfini, che ha detto: “Quando scegliemmo di rinviarlo fu esattamente perché eravamo in piena pandemia. Ora che il virus è tornato a circolare come si può far finta di niente? Il governo ascolti il mondo della scuola e rinvii questa follia”. Al fuoco amico degli alleati di governo fa eco poi il continuo attacco alla ministra dell’Istruzione da parte del capo dell’opposizione Matteo Salvini che suoi social scrive: “Mentre i contagi aumentano e la Campania chiude le scuole, il ministro Azzolina conferma un concorso che da settimana prossima coinvolgerà 66.000 insegnanti che lasceranno le loro classi e gireranno per le Regioni. Una follia, che si fermi”.