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Ritardi supplenze da GPS: a Milano viene commissariato l’USP

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E’ caos totale a Milano. I notevoli ritardi supplenze da GPS che si sono riscontrati nelle ultime settimane hanno portato la ministra Lucia Azzolina a prendere seri provvedimenti, ovvero il commissariamento dell’Usp di Milano.

Una task force composta da tre commissari, fra cui la preside Amanda Ferrario, preside a Milano, Mariastella Fortunato, preside a Pescara, e Antonella Iunti di Perugia. Un attacco diretto a Bussetti: ciò che la Azzolina contesta al Dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Milano è non aver organizzato bene il lavoro e di aver reso impossibile ai funzionari di procedere rapidamente alle nomine.

Attraverso il consigliere Gregorio Mammì del M5S si apprende che “Si tratta di un commissariamento vero e proprio che ha avuto per oggetto l’ufficio scolastico guidato oggi dal predecessore della Azzolina, il leghista Marco Bussetti, al fine di nominare d’ufficio i supplenti.
In tre giorni, sono state passate al setaccio le graduatorie per le scuole di Milano e sono state inviate oltre 600 nomine ad altrettanti supplenti che questa mattina dovranno presentarsi ai presidi e poi, se tutte le carte sono in regola, in classe. Non è stato un sabotaggio politico, come alcune malelingue stanno sostenendo, ma un intervento da parte del nostro ministro per ristabilire un po’ di ordine ad una situazione mal gestita. Oggetto di contestazione non è stato il grandissimo lavoro svolto dai funzionari, di cui mai si è messo in dubbio l’impegno e la professionalità.
Ad essere fortemente criticata è stata l’inefficienza ed inoperosità di Bussetti, tornato ad essere provveditore di Milano, a tal punto da sabotare la nomina delle supplenze e creare enormi disagi nella città che prima di lui ogni anno è sempre stata la più efficiente.
L’obiettivo della Azzolina è stato quello di sorvegliare il lavoro dell’ufficio scolastico e le tre inviate del Miur hanno lavorato molto bene con i funzionari dell’ufficio scolastico e adesso le cose dovrebbero filare meglio. A leggere i numeri che le tre commissarie hanno inviato a Roma, da oggi nel capoluogo lombardo ci saranno tutti i professori di italiano alle medie (136), quelli di latino e greco alle superiori. Mancano però ancora 27 professori di italiano alle superiori, così come una parte di quelli di inglese (sono complete le altre lingue), di filosofia e di informatica perché le graduatorie dei supplenti sono già vuote e andranno riaperte nei prossimi giorni”.

L’Ufficio Scolastico milanese in una nota diramata alla stampa definisce però l’atto come “un’attacco politico senza precedenti” e afferma che in realtà i ritardi supplenze da GPS sono dovuti alle rinunce all’incarico di supplenza. 

Dalla sua pagina Facebook, Marco Bussetti si difende dicendo che il Ministero dell’istruzione non ha tenuto conto di cinque cose fondamentali per quanto riguarda i ritardi supplenze da GPS:
– l’elevato numero di domande che sarebbero pervenute;
– la carenza ormai cronica degli Uffici Scolastici di tutta Italia che in alcuni casi, come quello di
Milano, hanno una scopertura di oltre il 60%;
– la parziale chiusure delle segreterie scolastiche nel mese di agosto;
– il sistema informativo inadeguato;
– la situazione emergenza covid;

“Ci sono state rivolte accuse, anche personali, per una situazione che in realtà coinvolge tutta Italia, ma che si è scelto di evidenziare e stigmatizzare solo a Milano. Come se non fossero noti da tempo i numeri delle GPS a Milano: oltre 112.000 domande e più di 4.000 correzioni, molto più di intere regioni italiane. È doveroso puntualizzare  – continua l’ex Ministro – che la dirigenza dell’USP di Milano aveva intuito fin da subito che l’unica strada percorribile per assicurare un regolare avvio dell’anno scolastico era quella di utilizzare temporaneamente le graduatorie degli anni precedenti in attesa di pubblicare le nuove graduatorie (GPS) corrette. Purtroppo, tale iniziativa, intrapresa anche dal dirigente dell’USR Lazio, è stata censurata ed oggi si vorrebbe individuare quali unici capri espiatori delle innumerevoli disfunzioni che si sono verificate in tutta Italia il Dirigente dell’USP di Milano e il personale dello stesso ufficio”.

A schierarsi dalla parte di Bussetti anche i sindacati locali, che contestano al Miur la scelta di pubblicare un’ordinanza a fine luglio sull’aggiornamento delle graduatorie, con un nuovo sistema che ha portato in molti casi a gradi ritardi. “La situazione era già sotto controllo, non c’erano le condizioni per mandare gli ispettori a Milano, è stata un’azione strumentale, a fini politici”, spiega Massimiliano Sambruna, segretario della Cisl Scuola a Milano.

 

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Fonte: https://www.tuttoscuola.com/

 

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