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Riforma pensioni 2020, ultimissime: separare previdenza da assistenza, falsa soluzione?

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Le ultime novità sulla riforma delle pensioni vertono anche sull’annoso tema, sollevato già nei giorni scorsi da Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, della necessità o meno di separare la previdenza dall’assistenza. Come riporta l’Ansa per l’Unione Italiana del Lavoro, la stima del 17% di spesa pensionistica rispetto al Pil contenuta nella Nadef e’ ‘fuori dalla realta’. Rimarcando in una delle ultime note stampa che e’ necessario separare la spesa previdenziale da quella assistenziale.

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Proietti aggiunge: “Il Governo su questo tema si fa male da solo presentando in Europa dati sbagliati. Tutti sanno che la spesa per pensioni in Italia e’ intorno al 12%, perfettamente in linea con quella degli altri paesi europei. Adesso capiamo perche’ ilMef ha impiegato nove mesi per dare il via libera all’insediamento della Commissione Istituzionale per separare la spesa previdenziale da quella assistenziale. Non vorremmo che questo artificio fornisse l’alibi per lasciare le cose come stanno. La Uil chiede di dare attuazione ai provvedimenti approfonditi nel recente confronto con il Ministro del Lavoro per continuare a cambiare la Legge Fornero nella direzione dell’equita’ e della giustizia sociale”. ..

Separare la previdenza dall’assistenza è la soluzione al problema delle pensioni? No, niente affatto. La soluzione al problema delle pensioni è “+Lavoro”, che in estrema sintesi vuol dire: o i lavoratori stanno più a lungo al lavoro, o lavorano più lavoratori, in modo da adeguare i flussi previdenziali ai flussi contributivi“…  – Questo è quanto si legge nel più ampio articolo del 9 ottobre 2020, pubblicato da pensionepertutti.it  (fonte notizia).

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