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Nuovo Dpcm: obbligo di mascherina all’aperto, ma a scuola le regole non cambiano

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CATANIA – Obbligo di mascherina all’aperto, ma a scuola le regole non cambiano. Lo sostiene la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, facendo riferimento al nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm). “A scuola -ha detto la ministra Azzolina- le regole non cambiano: abbiamo protocolli e linee guida già stabiliti”. Poi, facendo sempre riferimento all’utilizzo della mascherina a scuola, soprattutto in classe, l’Azzolina ha precisato che “se uno studente è seduto a un metro di distanza ­ può abbassarla. E  se vuole tenerla può farlo, nelle situazioni di dinamicità va tenuta… Sono più preoccupata -ha sottolineato la ministra dell’Istruzione- per le scene che ho visto fuori dalle scuole. Ma adesso anche fuori dalle scuole, con l’uso (obbligato) della mascherina, ci sarà più protezione”. Per quanto riguarda invece l’uso della mascherina a casa propria, essa non va indossata perchè non è imposta dal nuovo Dpcm, ma è solo “raccomandata”, nel caso in cui si ricevono nella propria abitazione familiari o amici, con i quali eventualmente è necessario comunque mantenere le dovute distanze. E’ inutile ricordare poi che la mascherina va sempre portata con sé e va sempre indossata quando si sta in mezzo ad altre persone. Le mascherine vanno indossate in tutti i luoghi all’aperto o nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e più in generale nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private. L’eccezione è consentita solo quando ci si trovi “in luogo chiuso e all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi“. Ad esempio: se si sta da soli o con il coniuge in montagna o in campagna l’obbligo di indossare la mascherina decade; se si sta invece in una strada di città dove passano anche poche persone, l’obbligo è valido. Da tali obblighi restano esclusi i bambini di età inferiore ai 6 anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e coloro che per interagire con questi ultimi versino nella stessa incompatibilità. Inoltre, l’uso della mascherina non è obbligatorio durante lo svolgimento delle attività sportive. Per le regole su distanze e mascherine negli uffici, nelle fabbriche, nei negozi continuano a valere i protocolli e le linee-guida anti contagio già previsti. Per quanto riguarda l’argomento “febbre e quarantena”, bisogna sempre rispettare le norme igieniche a partire dal lavarsi spesso le mani e l’obbligo di stare a casa quando si ha una temperatura corporea che supera i 37,5 di febbre. Resta ovviamente in vigore il categorico divieto di assembramento tra le persone che sono obbligate a mantenere la distanza di un metro e due metri se si fa sport. E multe salate per coloro i quali violano le norme anti contagio, incluso l’obbligo di indossare le mascherine: da 400 euro fino a 1000 euro. Per quanto riguarda coloro i quali hanno contratto il Covid19, ma non rispetta la quarantena, essi rischiano perfino l’arresto e una condanna da 3 a 18 mesi, compresa un’ammenda da 500 a 5.000 euro.   Salvo Cona

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