Sembra davvero una storia infinita quella delle nomine GPS Milano: il sistema informatico Sigeco, quello scelto dall’UST per la scelta delle scuole e la nomina dei supplenti in modalità telematica si è bloccato nuovamente nella giornata di oggi, dopo una breve ripresa avvenuta ieri.
In sospeso ci sono ancora 5 mila cattedre, tra materie ordinarie e sostegno. Una situazione che sta facendo spazientire docenti e sindacati e che danneggia inevitabilmente anche gli alunni, i Presidi, (ancora a caccia di insegnanti a quasi un mese dall’inizio della scuola) e le famiglie, costrette a cambiare i programmi delle proprie giornate, dato che l’assenza degli insegnanti impedisce a diversi istituti di far partire il tempo pieno.
Ancora più pesante la situazione delle scuole elementari, dove però i problemi del sistema informatico non sono gli unici responsabili dei ritardi: solo 850 dei 3.500 candidati convocati hanno accettato l’incarico proposto, con una quota di rinunce altissima.
Le convocazioni tramite la piattaforma Sigeco erano ferme dallo scorso venerdì. Il docente iscritto al sistema, una volta inserite le proprie credenziali e cliccato nella propria classe di concorso, si trovava infatti scritto:
“Le classi di concorso sono in fase di lavorazione. L’Ufficio scolastico territoriale di Milano ha stabilito che le nomine saranno pubblicate su Sigeco solo al completo scorrimento della graduatoria”.
In pratica questo era ciò che scaturiva per le convocazioni da GPS Milano: il sistema informatico non avrebbe più mostrato le nomine in tempo reale. Se ciò sia stata una scelta dell’UST o un problema tecnico della piattaforma resta ancora un mistero. Di chiunque siano le responsabilità resta comunque incomprensibile ciò che sta succedendo, anche perché le stranezze non sono finite; nella giornata di ieri infatti, per qualche ora la piattaforma ha “magicamente” ripreso a funzionare, con le convocazioni che sono ricominciate a scorrere, ma con evidenti errori: numeri saltati senza capire la motivazione, classi di concorso sparite nel nulla. Fino a stamattina, quando nella piattaforma risulta tutto nuovamente bloccato.
Nella propria Home Page, Sigeco dichiara che il loro non è un sistema che nomina in automatico: “Le operazioni di nomina sono svolte in autonomia da funzionari UST, ciascuno con i propri metodi e tempi; noi non sappiamo quali siano. L’UST decide in autonomia in merito alla pubblicazione ed aggiornamento dei dati. Modalità, tempi di aggiornamento e contenuti non dipendono da noi“. In pratica la responsabilità di questa scelta sembra essere esclusivamente dell’UST.
Chiamando gli Uffici dell’UST però il personale risponde dicendo che il problema è tecnico e che in serata le graduatorie riprenderanno a scorrere nuovamente.
Insomma, un rimbalzo di responsabilità che si traduce in poca trasparenza e sostanziale fallimento del sistema di convocazione online, con una piattaforma che si attiva un giorno e si disattiva il giorno dopo senza un criterio logico.
Se così fosse sembrerebbe quindi tramontare la speranza di vedere tutti i docenti nominati entro il termine della settimane. Così ritornano in mente le parole di Massimiliano Sambruna, segretario Cisl scuola Milano, che aveva dichiarato che vista la situazione “serviranno almeno dieci giorni per concludere tutte le operazioni”.
Terminata questa fase, si procederà a incrociare le graduatorie per assegnare gli incarichi di sostegno rimasti scoperti.
Intanto la CGIL ha emanato una circolare in cui alza la voce in merito al disastro tra UST e Sigeco e per domani è previsto un presidio di protesta da parte di USB scuola in via Soderini.