Tra Gae, Gps e concorsi ormai alle porte molti docenti si chiedono se la messa a disposizione può essere un mezzo che quest’anno le segreterie scolastiche terranno in considerazione.
La scuola è partita da poche settimane con una consistente quantità di cattedre scoperte e le convocazioni dei supplenti sono già iniziate.
Per rispondere alla domanda se convenga o meno inviare la messa a disposizione nelle scuole dobbiamo innanzitutto dire che quest’anno il Miur ha inviato una circolare in cui si dice che chi è iscritto nelle graduatorie provinciali o ad esaurimento non può inviare mad.
Una circolare (che non ha valore di legge) che comunque non può vietare i dirigenti scolastici di chiamare un docente che ha inviato la mad qualora non si sappia a chi affidare le cattedre scoperte una volta terminate le chiamate da gae o gps.
Per chi avessi dei dubbi quindi se convenga inviare o meno anche quest’anno la messa a disposizione rispondiamo che si, ancora oggi è un mezzo valido da tenere in considerazione che sarà probabilmente utilizzato ancora una volta per “tappare i buchi”.
Fatta questa premessa, quali sono le provincie che hanno più bisogno di insegnanti (e quindi quelle dove conviene inviarla)?
Abbiamo analizzato gli invii delle domande degli ultimi mesi e i risultati delle ricerche hanno rivelato quali sono le province in cui le MAD vengono inviate con maggiore frequenza e quali sono quelle in cui si è avuto un minor numero di candidature.
Negli ultimi mesi la domanda di messa a disposizione è stata maggiormente presentata a: Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, Bari, Firenze, Salerno, Palermo, Cosenza, Catania.
Qui il numero di candidature è stato maggiore rispetto alle altre province. In queste province verranno assegnati incarichi con più frequenza a supplenti che concorrono per le classi di concorso inerenti le materie scientifiche e incarichi di sostegno.
Queste invece le province in cui sono state inviate meno domande messa a disposizione, e dunque dove ci sono maggiori possibilità di essere convocati: Vicenza, Padova, Lecco, Mantova, Vercelli, Biella, Cremona, Rovigo, Pescara, Ancona, Livorno, Piacenza, Olbia.
Il nostro consiglio, alla luce di questi dati, è dunque quello di evitare di scegliere per l’invio delle mad le province più grosse, perché nonostante contengano un numero più elevato di scuole ci sono più candidati. Meglio scegliere di contro le provincie meno gettonate, che hanno meno scuole ma minor numero di candidati.
Fonte: Orizzontescuola