E’ finalmente trapelata la data del Concorso Straordinario 2020. Secondo quanto riferisce il Sole 24 Ore, le prove inizieranno dal 22 di Ottobre e proseguiranno fino a metà Novembre.
Domani le date saranno pubblicate in Gazzetta ufficiale e questo pomeriggio ci sarà una informativa al Ministero.
Come già anticipato dalla Azzolina negli scorsi giorni, la pandemia non fermerà dunque la selezione straordinaria da 32mila posti riservata ai docenti precari con 3 anni di servizio. Le domande arrivate di coloro che parteciperanno sono circa 64 mila, in pratica il doppio.
La prova sarà unica e si svolgerà nella regione indicata nella domanda o, se le condizioni epidemiologiche dovessero richiederlo, nella regione indicata appositamente per lo svolgimento della prova. Si svolgerà in modalità computer based e non sarà più un test a crocette ma un quiz a risposta aperta con cinque domande volte ad accertare le competenze disciplinari e didattiche, più un sesto quesito di comprensione della lingua inglese. Avrà una durata di 150 minuti e per superarla serviranno almeno 7/10.
A proposito di condizioni epidemiologiche, il concorso straordinario 2020 si svolgerà seguendo delle rigide misure anti-covid. Prima dell’ingresso sarà controllata la temperatura con i termoscanner. Chi ha febbre da 37,5 in su o semplice sintomatologia respiratoria non potrà accedere, così come non potrà accedervi chi è in quarantena. A tal proposito non sarebbero previste, al momento, alcune prove suppletive.
A seguire ci saranno i concorsi ordinari per infanzia/ primaria e per le secondarie di I/II grado per altre 46mila cattedre complessive, con l’obiettivo esplicito del ministero dell’Istruzione di riuscire a chiudere almeno la prova preselettiva entro fine 2020, in modo quanti più docenti possibili all’inizio del prossimo anno scolastico.
In teoria le assunzioni andrebbero spalmate su tre anni, anche per il rispettare il vincolo di legge che prevede il 50% dei posti assegnati in base ai concorsi e il 50% in base alle graduatorie a esaurimento (Gae), ma l’esperienza delle settimane scorse, con oltre 66mila immissioni in ruolo che non sono andate a buon fine per l’assenza in molte regioni di candidati sia tra i vincitori dei vecchi concorsi che tra gli iscritti alle Gae, porta a pensare che quasi tutti i vincitori possano avere un incarico già a settembre 2021 (con retrodatazione giuridica a settembre 2020).
In queste ore inoltre si sono avviate le procedure per la selezione dei Commissari.
In base al DD 8 luglio 2020 in caso di mancanza commissari, il dirigente preposto all’USR ricorre, con proprio decreto motivato, alla nomina di professori universitari, ricercatori a tempo indeterminato, a tempo determinato di tipo A o tipo B di cui all’art. 24, comma 3, lettere a) e b) di cui alla legge 30 dicembre 2010, n. 240, assegnisti di ricerca, docenti a contratto in possesso di esperienza di docenza almeno triennale nei settori scientifico disciplinari o accademico disciplinari caratterizzanti le distinte classi di concorso o, per le relative procedure, nei corsi di specializzazione al sostegno.
Fonte: Il sole 24 ore